Descrizione: dalla piazza ci portiamo al semaforo sulla SR29 (strada Genova) dove svoltiamo a sinistra e poi, subito dopo il distributore, andiamo a destra puntando verso il sottopasso della ferrovia di strada Sanda. Prendiamo quindi la via Flora Martinati al cui termine un breve tratto di pista ciclabile ci porta sulla strada Palera per poi affiancare la ferrovia su strada S. Ambrogio. La attraversiamo in corrispondenza del ponte per via Monte Grappa ritornando alla SR29 (semaforo). Alla nostra sinistra andiamo ad imboccare la strada Vecchia del Moriondo e, dopo circa 340 metri, un tratturo/sentiero in salita che ci porta sulla strada Rocca Catene. Procedendo verso nord arriviamo ad un incrocio con indicazioni sulla sinistra per il civico 270 di strada Maiole dove però svoltiamo dalla parte opposta portandoci su strada Revigliasco. Andiamo verso sud per poi svoltare sulla via Madonna di Celle che ci porta alla omonima chiesetta visibile generalmente da distante in quanto recintata. Seguendo prima la valle e poi la dorsale in direzione nord giungiamo alla strada Cascina di Pecetto Torinese. Qui ci portiamo sulla vicina strada Revigliasco (SP125) puntando verso quest'ultimo. Ad una rotatoria prendiamo la prima uscita (SP126) e poi seguiamo le indicazioni per il centro percorrendo la strada Baricco. Giunti alla cappella di S. Sebastiano proseguiamo verso il castello (via M. Beria). Passiamo quindi a fianco della cappella di S. Rocco (strada Maddalena) e saliamo quindi al Pian del Redentore sulla strada omonima. Ad un bivio seguiamo il viale dei Ciliegi e, superata la statua, optiamo per il viale dei Castagni (cartello strada cieca). Al secondo tornante, si individua il sentierino (accesso poco visibile), corto e poco ciclabile, che porta ad un altro ramo di strada del Redentore. Da qui a destra agganciamo la strada Allason che in discesa termina sulla strada Eremo (SP124). Procediamo verso quest'ultimo e circa una settantina di metri oltre l'incrocio con strada Rio Martello svoltiamo a sinistra su via Eremo (sentiero 30) che taglia il pendio del Bric San Vito, zona di rilevante interesse archeologico visto il ritrovamento dei resti della fortificazione medioevale con torre di Monspharatus. Giunti al quadrivio della Pera del Tesor, verso sinistra raggiungiamo la strada della Vetta e, dopo un breve tratto asfaltato, percorrendo il facile sentiero 31, la strada del Colle proprio in corrispondenza dell'incrocio con strada Bric della Croce. Continuiamo verso il colle della Maddalena e, di fronte all'ingresso del parco, imbocchiamo il viottolo che porta alla cappella della Maddalena. Passando alla sinistra dell'edificio arriviamo subito ad un trivio dove stiamo a sinistra sul sentiero 5 (FOTO). Poco dopo lo lasciamo per seguire il sentiero che si stacca a sinistra (nessuna indicazione FOTO): si tratta del sentiero 30 che, tolta la parte iniziale un po' ripida, non presenta grossi problemi (solo un paio di passaggi nell'attraversare un paio di rii). Ritornati nella zona del Pian del Redentore, proseguiamo sul sentiero 4 che porta all'ex villa Chiara, nei pressi della quale ne seguiamo la sterrata di accesso e poi la strada privata asfaltata che termina sulla strada Maddalena. Saliamo per poco e quindi giriamo su strada Rondapaletto. Continuiamo sul sentiero che porta a Prà Palet dove seguiamo la GTC sino al Santuario Madonna della Neve. Qui deviamo sul prato a sinistra (FOTO) pervenendo a strada Cenasco. Percorriamo quindi un tratto del sentiero 5 per andare ad agganciare il percorso Bruno Marasso/sentiero 2B. Procediamo verso sud arrivando su strada Mirabello che confluisce poi su strada Cenasco. Arrivati alla cappella di S. Bartolomeo, svoltiamo a destra su strada Revigliasco e, passando per la cappella di Nostra Signora di Loreto, rientriamo alla chiesa di Testona. Leggi di più