| Lunghezza: 3,55 km
        (variante 3,91)Tempo percorrenza: 20 minuti
 Tipo: asfalto (1,27 km - 36%), sterrato
        (2,28 km - 64%); variante rispettivamente 1,44 (37%) e
        2,47 (63%)
 Effettuato il: 28 Novembre 1999
 Località di partenza: Parco Colletta
        (passerella su Dora Riparia)..
 Descrizione: attraversiamo la passerella
        pedonale giungendo in lungo Dora Voghera (0,06 Km) che
        seguiamo a sinistra sfruttando un sentierino che piu'
        avanti si allarga sino a raggiungere il ponte di Sassi
        (0,63). Qui possiamo proseguire diritto oppure
        attraversarlo, seguendo il fiume Po su sponda destra
        (vedi variante, da utilizzare
        eventualmente per il ritorno). Percorriamo lungo Po
        Antonelli utilizzando la pista sterrata che si sviluppa
        tra due alberate. Superato con qualche difficolta' corso
        Regina Margherita (2,47) continuiamo su lungo Po
        Machiavelli. Ad un bivio (2,77), prendiamo a sinistra
        scendendo sulla banchina, percorrendo il primo tratto dei
        Murazzi. Si risale quindi alla piazza Vittorio Veneto,
        nei pressi del ponte Vittorio Emanuele I (3,55).
        Sull'altra estremita' del ponte, davanti al tempio della
        Gran Madre, si trova la statua del sovrano. La piazza,
        una delle piu' grandi d'Europa, e' opera dell'architetto
        Giuseppe Frizzi, il quale risolse la differenza di
        livello tra le due estremita' proporzionando l'altezza
        dei palazzi che vi si affacciano.
 Variante (dal Ponte di Sassi): attraversato
        il ponte si entra, su sterrato, a destra, nel Parco
        Michelotti (0,78) incontrando dopo circa 700 metri la
        chiesa Madonna del Pilone. Questa venne costruita su un
        preesistente tabernacolo su cui era raffigurata
        l'immagine della Vergine. Si narra che, nel 1644, una
        fanciulla cadde in acqua rischiando di essere travolta
        dalle pale di un mulino ma, in seguito alle implorazioni
        della madre, la Madonna si levo' dal tabernacolo e salvo'
        la bambina. In segno di ringraziamento venne edificata
        una cappella che venne in seguito ampliata. Il nome del
        parco si deve invece all'architetto Ignazio Michelotti
        che costrui' in questa zona un canale (ora interrato):
        derivava l'acqua del Po a valle del ponte Vittorio,
        fornendo energia ad alcuni opifici, ad un mulino e ad una
        ruota per il pompaggio dell'acqua. Attraversato corso
        Gabetti (2,78) si prosegue scegliendo una delle due
        stradine asfaltate che corrono parallele a corso Casale.
        Alla nostra destra si trova l'area che ospitava il
        giardino zoologico, ora sede della biblioteca A. Geisser
        e di un parco giochi. Si giunge cosi' al ponte Vittorio Emanuele I
        (3,75), dinnanzi al tempio della Gran Madre di Dio. La costruzione fu
          decretata dalla Citta' di Torino nel 1814 per celebrare il ritorno in
          patria di re Vittorio Emanuele I, mentre l'inaugurazione avvenne il 20
          maggio 1831 alla presenza del re Carlo Alberto. Il progetto venne
          eseguito dagli architetti Ferdinando Antonio Bonsignore e Gaetano
          Lombardi. Ai lati della scalinata si trovano le due statue della Fede
          e della Religione realizzate dallo scultore Carlo Chelli mentre
          all'interno del basamento vi e' l'Ossario dei caduti nella Grande
          Guerra (1915-18). Attraversato il ponte, ci si trova sulla sponda sinistra del Po (3,91 -
        piazza Vittorio Veneto).
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