Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino  
Rivodora - S. Martino - Cordova  
Il percorso  

Lunghezza: 16,48 km
Tempo percorrenza: 2 ore e 30'
Dislivello: circa 600 metri effettivi
Difficolta': B.C.A.
Tipo: asfalto 8,70 Km (53%), sterrato 7,78 (47%)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Effettuato il: 30 Gennaio 2000
Localitą di partenza: Rivodora, SP 96 angolo via Tetti Fenoglio.
Accesso: da Torino, si percorre la SS590 della Val Cerrina in direzione Gassino. Ad un incrocio semaforico con indicazioni per Rivodora (0 Km), si svolta sulla SP 96. Arrivati alla chiesa del paese (2,9), si continua ancora per 200 metri sino ad un parcheggio sulla destra che si raggiunge superando uno stretto ponticello (via Tetti Fenoglio).
Cartografia: I.G.M. 1:25.000 56 II SW Chieri - 56 II NW Settimo Torinese
Descrizione:
dal ponticello (0 Km), si percorre la provinciale fino alla chiesa del paese (notare la meridiana e il monumento ai caduti). Svoltare su strada Viale (0,25) e, ad un crocicchio (0,39), procedere transitando davanti ad una casa bianca con civico 5. Al tornante con cartello di divieto d'accesso, continuare sulla sterrata (0,68) che termina, nei pressi di villa Viale, su via Montenero (1,20 - asfalto). Andando a destra, si superano in successione via Tetti Benna (1,41), via Sestriere (1,64) e la cappella di S. Grato (1,75). Ad un tornante (1,92) imboccare la stradina privata, delimitata da due file di tigli, per villa Solei, nel cui parco si trova la ben visibile Torre di Moncanino. Senza raggiungere la villa, si scende alla destra del portone di ingresso di cascina Gilardi (2,09), su una carrareccia campestre che superato piu' avanti un rio (2,42), lo affianca, entrando in una valletta, guadando per una seconda volta il corso d'acqua (2,63). Subito dopo il ponte sul rio Dora (2,91), seguire la provinciale 96 a sinistra sino al cartello di S. Mauro T.se (3,17), che precede una strettoia. Si affronta ora la strada Valle Bontempo, con salita decisamente impegnativa, raggiungendo, nei pressi del Centro il Riccio, via Lunga (4,42). Procedere in salita sino alla chiesa della borgata S. Martino (4,55 - fontanella), costruita a cavallo dei sec. XVIII e XIX. Inizialmente venne realizzata la sola navata centrale. In seguito essa venne ampliata con l'aggiunta di una nuova ala. Il locale sopra questa, nel 1844, venne preso in affitto dal Comune per istituirvi una scuola. Si prosegue a sinistra per 150 metri. Svoltare quindi a destra su una stretta stradina (cancelli 37 e 35/1) che termina quasi subito. Si continua su una carrareccia (4,77) sino ad un prato: avanzare sull'erba, tenendo leggermente la destra, seguendo una traccia poco pronunciata, puntando in direzione della fila di alberi. Qui si incontra un varco, oltre il quale si ritrova la carrareccia. Giunti ad una cascina isolata (5,21), si costeggia il muro di cinta incontrando la sterrata di accesso (5,28). Questa confluisce su via Valgaravaglia (5,97 - asfalto), che va seguita in discesa. Quando termina, oltre una zona di recente edificazione, si svolta a destra su strada Cordova (6,60). Percorsi 130 metri, si prende la strada della Madonnina, risalendo il ripido pendio prativo che scende dal Bric S. Croce. Raggiunta la cappella della Madonnina (7,99), si continua su fondo sterrato sino alla chiesa di Cordova (9,05), dedicata a S. Grato, situata a fianco del cimitero. A Cordova esisteva un castello che nel 1155 venne completamente distrutto, come molti altri dei dintorni, da Federico Barbarossa durante il saccheggio di Chieri. Dalla chiesa si segue la provinciale in direzione Baldissero, incontrando la cappella di S. Bartolomeo (9,69), ormai ridotta ad un cumulo di macerie ricoperte da fitta vegetazione, dalla quale si diparte la sterrata per villa Cavallera (percorso 74 e GTC). Continuando sull'asfalto ancora per 160 metri, si svolta su sterrato a destra, seguendo per un lungo tratto sempre le indicazioni del percorso numero 51. Dopo 40 metri si continua a sinistra. Idem al Km 10,17. Al termine della carrareccia (10,37) si risale (a spinta), su stretto sentiero, la cresta del rilievo quotato 539 sulla carta IGM, sulla cui sommita' si trova una grossa croce eretta, come si legge dalle incisioni, nell'anno 1900 (10,53 - Bric della Croce). Il sentiero scende poi su uno piu' largo che va seguito a destra (10,63): e' il percorso n. 55. Tralasciare un paio di tracce che scendono sulla sinistra (10,68 e 10,85), e, ad una terza, tenere la destra (10,90). In realta' qui si puo' scegliere anche l'altra via, in quanto dopo un quadrivio in cui si gira sul sentiero incassato di sinistra (10,95), i 2 percorsi si ricongiungono (11,01). Poco piu' avanti il sentiero 51, che continua verso Baldissero e Valle Ceppi, ci lascia (11,12). Seguendo la direzione principale e andando diritto al Km 11,85, si perviene alla strada provinciale proveniente da Rivodora (asfalto) che va ciclata a destra (12,41). Dopo 2 tornanti, gli alberi si diradano consentendo ai nostri occhi di ammirare una splendida veduta del Colle di Superga con la sua Basilica. Una volta raggiunta strada Tetti None (13,67), la si percorre sino ad un cancello verde con civico 19, dove si va a sinistra (14,23). Giunti ad una vicina villetta, si segue la sterrata in discesa (14,29). Prima di una curva che precede alcune case (Ca' Brüsa'), si svolta su un largo sentiero (14,81). Tralasciare la traccia che scende ad una cascina col tetto rotto, conosciuta con il nome di "Rapass" (15,02). Superato un rio (15,19), si incontra un bivio ove si tiene la destra (15,30). Dopo alcuni saliscendi, affrontiamo un tratto piuttosto ripido sino ad un quadrivio ove si continua diritto (15,95), passando a fianco del muro di cinta di una abitazione. Si giunge ad una piazzetta con pavimento in mattoni autobloccanti (16,06), uscendone a sinistra, lungo strada Tetti Bertinetti, transitando a fianco del "Castlčt". Dopo un bivio a destra (16,19), finiamo sulla provinciale 96 (16,27): ancora a destra, terminiamo in pochi istanti, al punto di partenza (16,48).
Foto in alto: il "Castlčt" (Rivodora).

 
 
Galleria fotografica  

Chiesa di Rivodora

Chiesa di S. Martino
 

Cappella della Madonnina

Chiesa di Cordova
 

Bric della Croce

Rivodora (Monumento ai caduti)
 
Segnalazioni  
A. Laurino: segnalo a Rivodora, dopo la chiesa al primo sterrato, pił o meno a metą, una frana. Altra frana a fianco della torre di Moncanino, nell'entrata della proprietą che tramite il boschetto e il ruscello porta verso la strada che va alla strettoia di Rivodora. Stessa cosa per andare a San Martino (aprile 2011).
S.Molinaro:
d'estate i vari sentieri, soprattutto quelli poco frequentati (in discesa dalla torre di Moncanino e dal paese di San Martino), sono estremamente ardui da percorrere causa vegetazione molto fitta. Altra annotazione: il sentiero 55, che arriva alla strada di Rivodora, d'inverno, a seguito di precipitazioni nevose, potrebbe risultare estremamente dilavato, rendendo cosģ molto difficile, se non impossibile, la ciclabilitą (ma questo solo nei tratti pił ripidi). Le uniche due fontanelle (San Martino e Cordova) sono fuori uso in inverno, e quella di San Martino anche d'estate.
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 13 aprile 2011