Lunghezza: 20,16 km
Tempo percorrenza: 3h
Dislivello: circa 550 metri
Difficolta': B.C.A. (medio)
Tipo: asfalto 9,12 Km (45%), sterrato
11,04 (55%)
Periodo consigliato: tutto l'anno (meteo
permettendo)
Effettuato il: giugno/agosto 2009
Località di partenza: piazza Muzio Scevola
(Torino), davanti ingresso CRAL Regione Piemonte - Editrice La Stampa.
Parcheggiare l'auto al centro della piazza o nelle zone limitrofe.
Cartografia: Carta dei Sentieri della
Collina Torinese (Le guide di Alp escursionismo) Scala
1:15.000 Vivalda Editori
Descrizione: l'itinerario è stato ideato nell'aprile
del 2000. A distanza di quasi 10 anni ho apportato alcune modifiche sia
per migliorarne la ciclabilità sia per il problema che si era creato
nell'attraversare il Parco della Maddalena. Se allora il transito in
bicicletta era per così dire "tollerato", negli anni che seguirono venne
imposto il rispetto del divieto anche con l'uso di sanzioni pecuniarie.
Oggi la situazione è decisamente migliorata in quanto è stato realizzato
un percorso segnalato consentito alle mtb. Si raccomanda comunque
prudenza, soprattutto in discesa, perchè gran parte del medesimo è anche
fruibile dai pedoni. Lungo il tragitto si incontra qualche tratto
tecnico ed impegnativo e quindi lo sconsiglio ai bikers meno esperti. Si
azzera il ciclocomputer di fronte all'ingresso CRAL (0 Km). Seguendo la
pista ciclabile (inizialmente sterrata) si percorre a dx corso Sicilia
(0,16). Al termine della pista si va a sx (0,43), si attraversa C.so
Moncalieri (0,56) proseguendo lungo la via Sabaudia. Al Km 0,70 andremo
ad ignorare sulla sx il sentiero 14 o Antica Strada della Viassa
(seguita invece nel percorso del 2000). Il nome deriverebbe dal
piemontese viasa ovvero "viaccia", strada brutta o impervia;
nome appropriato vista la ciclabilità proibitiva. Lo riprenderemo più a
monte, ovvero svoltando al bivio seguente (0,91 sx) su str. G. Violante.
Presso un tornante, si riprende sentiero 14 (1,86) che si sviluppa sullo
spartiacque che separa le valli Pattonera
e Crava ed era percorso un tempo dai contadini che con il
loro bestiame o mezzi agricoli dovevano raggiungere le
conche prative del Pian del Lot ed i boschi situati nella zona
dell'attuale Parco della Maddalena. Dava inoltre accesso a numerose
ville che si possono ancora oggi ammirare, anche se alcune hanno perso
il loro aspetto originale. Seguendo i cartelli indicatori, si supera la
Villa dei Colli (restaurata e riadattata come condominio), continuando
su carrareccia. Si confluisce su una strada (2,55) che andarà percorsa a
sinistra per una trentina di metri e poi si svolta a destra (2,58 -
interni). Finito l'asfalto, si prosegue su sentiero poco ciclabile
(2,83), che costeggia una recinzione e termina su una stradina (3,02)
dalla quale si ha una bella veduta sui fitti boschi dell'alta val Pattonera,
costituiti principalmente da querce e castagni. Andando a sx si incrocia
la strada Val Pattonera (3,32) e quindi si prosegue di fronte sulla
stradina chiusa da sbarra. Attraversato un prato, si entra nel bosco.
Dopo aver guadato il rio Pattonera, si lascia una deviazione sulla
destra (3,90) raggiungendo il Sacrario di Pian del Lot. Il monumento
vuole ricordare l'eccidio di 27 partigiani da parte dei nazifascisti,
attuato come rappresaglia dopo l'uccisione del caporale tedesco Walter Wohlfort, di servizio presso le postazioni di difesa
contraerea qui situate. Il 2 Aprile del 1944, domenica
delle Palme, i partigiani catturati durante alcuni
rastrellamenti effettuati nelle valli di Lanzo e Luserna,
furono prelevati dalle carceri Nuove e trasportati su due
camion al Pian del Lot dove vennero fucilati. Altri dieci partigiani
assistettero all'esecuzione e furono quindi obbligati a seppellire i
cadaveri dei loro compagni. Giunti alla strada comunale da S. Vito a Revigliasco
(4,36) si va a sinistra. Poco prima di raggiungere l'incrocio con str.
com. Val Salice si torna indietro sfruttando il sentiero alla ns. destra
(5,05). Siamo entrati così nel Parco della Maddalena, inaugurato nel
1925 con il nome di "Parco della Rimembranza" in quanto dedicato ai 4787
torinesi caduti durante la prima guerra mondiale. Furono piantati
simbolicamente circa 5000 alberi per ognuno dei soldati deceduti ("Arboretum Taurinense").
Le stradine, i viottoli, i
piazzali recano i nomi di battaglie e localita' gloriose. Si prosegue
sino ad un quadrivio (5,84) dove si affronta il sentierino di fronte,
che diventa presto piuttosto ripido. Tenendo la traccia verso sinistra
(5,96) si giunge ad una sterrata dove andremo a sinistra (6,06) e,
superato un piccolo specchio d'acqua, saliremo a destra (6,17). Seguire
sempre in salita i cartelli del percorso MTB fino al km 7,13, quando,
agganciato il percorso della GTC (Grande Traversata della Collina), si
esce a sinistra dai confini del Parco. Arrivati alla str. del Colle
(7,53) si va a destra verso il Colle della Maddalena. Poco prima del
piazzale, si imbocca a destra il percorso MTB (8,18). Sopra di noi, si
erge l'imponente statua donata dal Senatore
Giovanni Agnelli per commemore il decimo anniversario
della vittoria dell'Italia sull'Austria.
Realizzata da Edoardo Rubino, fu inaugurata infatti nel
1928. Con i suoi 18,50 metri di altezza (26,50 se si
considera anche il basamento di granito), e' la terza per
grandezza del mondo dopo il S. Carlone di Arona (23
metri) e la Statua della Liberta' di New York (21). In questa zona, il vostro ciclocomputer
potrebbe andare in tilt o il vostro navigatore potrebbe perdere il
segnale a causa degli elevati campi elettromagnetici prodotti dai vicini
impianti di trasmissione radiotelevisivi. Seguendo il sentiero si va a
dx al primo bivio (8,45) e quindi ci si ricongiunge al percorso
dell'andata (8,85). Lo si segue a ritroso sino al bivio del Km 9,60,
dove si tiene la destra. Attenzione poi a prendere sulla dx il percorso
consentito alle sole MTB (9,75), piuttosto impegnativo. Giunti al
quadrivio incontrato all'andata (10,17), si va diritto giungendo ad uno
degli ingressi del Parco (10,32). Superata la sbarra, si va a dx
ritornando al Sacrario di Pian del Lot. Poco prima di raggiungerlo
(10,66) si prende a sx il "sentiero 12". Al successivo incrocio si
prosegue a sx (11,07), quindi diritto agganciando il "sentiero 11" che
percorre la str. dei Boschi. Al Km 11,68 esso si stacca a dx dalla
strada. Se ne incrocia un'altra (11,91 - str. della Creusa) che andrà
percorsa a sx. Continuare in discesa sino all'incrocio con str. dei
Ronchi dove si svolta a sx (12,91). Al km 13,35 svoltare a dx per Tetti
Gramaglia. La strada, dopo le case, degenera a sentiero. Attraversato un
rio (cascata), si aggancia il "sentiero 10" (13,95) che scende lungo la
val Sappone. Seguendo le indicazioni si arriva ad una strada asfaltata
che andrà seguita in discesa (15,39). Una precisazione: sino a qui non
si incontrano cartelli di divieto alle biciclette tranne che in questo
punto (cartello per chi proviene dalla direzione opposta). Superato il
rio Sappone si raggiunge la str. del Fioccardo (15,76) e poi c.so
Moncalieri (16,08). Seguirlo a sinistra e poi svoltare a destra sulla
strada che porta ad un circolo sportivo (16,22). Procedere poi sulla
pista ciclabile sterrata (16,41) che, a dx, affianca il fiume Po.
Transitati sotto ad una passerella ciclo-pedonale, si svolta a destra
(17,57) e quindi si passa sopra alla medesima (17,72). Giunti sul lato
opposto (17,98), si prosegue a dx costeggiando nuovamente il fiume.
Giunti nei pressi di piazza Polonia, salire a sx (19,33) e poi procedere
sulla pista ciclabile di corso Dogliotti. Giunti al Ponte Balbis lo si
attraversa (19,95) arrivando di lì a poco al punto di partenza (20,16).
Foto in alto:
il Sacrario Pian del Lot
Mappa:
Interattiva
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Traccia
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