Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino  
Parco La Mandria e dintorni:
Bizzarria - S. Grato - Peppinella
 
Il percorso  
 

Avviso! Il sentiero che dal Ponte Verde costeggia il torrente Ceronda è interrotto per frana senza possibilità di passaggio. Per aggirare l'ostacolo, si puo' entrare nel parco La Mandria e costeggiarne subito a sinistra tutto il perimetro sino all'ingresso Druento. Si esce da quest'ultimo e, dopo il ponte sul Ceronda, si aggancia a destra il percorso originario.
Lunghezza complessiva:
39,99 km
Tempo percorrenza: 4 ore
Dislivello: 300 metri effettivi
Difficolta': M.C.A.
Tipo: asfalto 7,31 Km (18%), sterrato 32,68 (82%)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Effettuato il: 12 Marzo 2000
Località di partenza: ingresso Ponte Verde del Parco La Mandria, raggiungibile percorrendo il lungo viale che inizia nei pressi del Castello di Venaria. Sinceratevi dell'orario di accesso: i cancelli aprono alle 8 e chiudono, a seconda del periodo, alle ore 17, 18 oppure 20.
Cartografia: Istituto Geografico Centrale 1:50.000 n. 17 Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa e n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
Descrizione: senza attraversare il ponte sul torrente Ceronda, prendere sulla sinistra una carrareccia chiusa da sbarra, che procede a breve distanza dal corso d'acqua, e che va man mano restringendosi sino a diventare sentiero. Superato un canaletto su un ponticello in legno (0,76 Km), si giunge nei pressi di una collinetta, dove si continua diritto (0,82). Il sentiero si allontana quindi dal torrente, tocca un campo e confluisce su una bella sterrata (1,42) che va seguita mantenendo l'ultima direzione. Superata una cascina, si ignora una strada privata (1,76) e due stradine ravvicinate (1,92 - queste ultime sulla destra). Raggiunto l'asfalto (2,22 - via Venaria) si procede sempre diritto tra case e opifici sino all'incrocio in corrispondenza del cimitero di Druento (2,72), dentro il quale spicca l'antica chiesa di Santa Maria della Stella. Seguendo a destra le indicazioni per S. Gillio (via De Gasperi), si passa un campo pratica di golf, svoltando al primo semaforo in viale G. Medici del Vascello (3,77 - a destra - indicazioni campo sportivo comunale). Eviteremo ora un po' di asfalto prendendo la seconda delle due sterrate indicate come "strada Bottione" (3,93). Al termine della recinzione di un campo di calcio, svoltare a sinistra (4,05). Si raggiunge la strada asfaltata che conduce alla Mandria, nei pressi di un ampio parcheggio (4,48). Ancora a sinistra, si ritorna nuovamente sul viale abbandonato in precedenza (4,54). Superato il torrente Casternone (5,24), si abbandona piu' avanti l'asfalto per una stradina con indicazioni "Circolo Ippico El Pueblo" (5,61). Avvicinate le mura della Mandria, le si costeggia con un lungo rettifilo sino all'ingresso della Bizzarria (7,61), dove si trova l'omonima costruzione, nata come punto di riposo durante le battute di caccia dei Savoia e luogo di avvistamento della cacciagione. Il Parco "La Mandria" comprende oltre alla parte cintata anche una zona esterna (preparco) per complessivi 6570 ettari. La zona cintata non e' tutta fruibile dal pubblico, essendo in parte privata (pista di collaudo FIAT, campo di golf, ecc.), ma anche perche' gli animali (soprattutto cervi e cinghiali) devono poter godere di una certa tranquillita'. A sinistra, raggiunta la strada che collega Druento con S. Gillio (7,99), la si percorre a destra per circa 150 metri. Superato il rio Rissalto, si prende infatti la sterrata per Regione Pralungo (8,15). Una ventina di metri prima di un pilone bianco, si svolta su una carrareccia a destra, alquanto dissestata (9,11). Oltre un guado (9,58), si attraversa la strada per S. Gillio (9,78), seguendo di fronte le indicazioni per cascina S. Ida. Nei pressi di questa si continua su sterrato (10,31), ben marcato, attraversando alcuni ampi campi coltivati. Si cambia quindi direzione puntando verso il torrente Ceronda, affiancandolo. Entrati nel bosco (11,52), si ignora la strada sulla destra che va a guadare il torrente (12,20 - utile se si vuole abbreviare il percorso). Dopo una curva, si arriva ad un ponte che va attraversato (12,67). Al vicino bivio tenere la sinistra (12,70). Si incontra una fontana del XVII secolo (12,83) ed un antico mulino (13,09 - nei pressi di un pilone), di cui rimane solo il mozzo che teneva la ruota ed il corso d'acqua (ora deviato) che, con un salto, lo alimentava. Raggiunta la strada che collega Fiano con Truc di Miola (14,74), seguirla in discesa sino al rettilineo che precede l'evidente ponte sul Ceronda, dove si svolta sulla sterrata situata sul lato opposto della strada (15,86 - subito dopo un cartello triangolare che segnala una doppia curva), contraddistinta da un cartello di divieto di accesso ad esclusione dei mezzi agricoli. Procedendo sempre diritto si raggiunge l'asfaltata per la frazione Baratonia (17,27), che va seguita in salita (l'unica degna di tale nome di tutto l'itinerario). Prima di arrivarvi si ignora una strada sulla destra (17,86), per poi passare tra le poche case della borgata. Una decina di metri prima della chiesa di S. Grato, si imbocca una carrareccia sulla sinistra. Non considerando le evidenti deviazioni che raggiungono i prati circostanti, si tiene per due volte la destra: 18,42 e 18,95 Km. Dopo una lunga e bassa recinzione di colore verde, si imbocca il sentiero in discesa (19,51 - non segnato sulla carta IGC - la strada e' comunque chiusa da un cancello 200 metri piu' avanti), raggiungendo la cappella di S. Biagio (20,30), testimonianza, insieme agli altri edifici ecclesiastici e piloni votivi della zona, di una religiosita' che in passato aveva profonde radici. Ignorato il ponte sul rio S. Cunigi, si guada il rio S. Biagio (20,34), seguendo la bella sterrata sino alla strada asfaltata per Fiano percorsa in precedenza (20,65). Percorrerla a destra sino al cartello su fondo marrone con scritta "La Cassa", che precede una curva, imboccando (21,20) lo sterrato sulla sinistra. Si guada grazie ad una briglia in cemento il Ceronda (21,66) e quindi, a destra, si raggiunge il muro della Mandria (22,22) che va seguito, senza mai lasciarlo, sino alla Bizzarria. Questa volta si varca il cancello di ingresso (26,68), continuando sempre lungo il muro. Attraversato il ponte del Violino (28,72) si incontra un bivio (29,14) dove si svolta a sinistra. Si transita dinnanzi alla cascina Rubbianetta, adibita in passato all'allevamento dei cavalli, preceduta dalla chiesetta di San Giuliano. Incontrato l'asfalto, si sale a sinistra (29,57) sino al Rondo' dei Boschi (30,45) dove, nuovamente a sinistra, con un lungo rettilineo, si raggiunge il piazzale della cascina Peppinella (32,56), la piu' grande della tenuta, dove un tempo si produceva una famosa marca di yogurt, godendosi magari un po' di riposo su una delle numerose panchine. Al centro del piazzale vi e' un caratteristico pozzo con tettoia e fontana. Compiuto il giro del piazzale, si ripercorre a ritroso (essendo l'unica strada di accesso) il cammino or ora effettuato sino al bivio incontrato dopo la Rubbianetta (35,79), dove si riprende la direzione precedentemente interrotta. Si lascia l'asfalto non appena si incontra la sterrata (36,22) che conduce all'ingresso "Druento". Senza uscire, si seguono fedelmente le mura e poi la recinzione fino all'ingresso ponte Verde (39,92). Guadagnata l'uscita, si perviene al punto di partenza (39,99). Il ponte appena attraversato, reca ancora i segni dell'alluvione che nel 1994 causo' in questa zona ingenti danni.
Foto in alto: il torrente Casternone.

 
 
Le vs. segnalazioni  
G. Pizzichemi: molte strade del Parco La Mandria non sono tuttora (agosto 2010) praticabili a seguito di un incidente occorso ad una bambina qualche mese fa (caduta alberi).
M. Spiga:
E' vero che la passerella non esiste più ma al suo posto c'e' un passaggio in cemento. Occorre girare a sx poco prima di dove era la passerella, poi proseguendo dritto ci si ritrova oltre il canale, come in precedenza. Esiste una rete metallica che però è stata aperta credo proprio per consentire l'attraversamento.
F. Samartinaro:
Domenica 13 marzo 2005 ho fatto un giro nei dintorni del Parco della Mandria. Sono partito con la tua relazione, non ho seguito tutto l'itinerario ma volevo segnalarti alcune cose.
- Superato un canaletto su un ponticello in legno (0,76 Km): ci sono dei lavori ed il ponticello non c’è e secondo me non lo rimetteranno più.
- Si giunge nei pressi di una collinetta, dove si continua diritto (0,82). Il sentiero si allontana quindi dal torrente, tocca un campo e confluisce su una bella sterrata (1,42): il sentiero non esiste più, o perlomeno è impraticabile.  Nei pressi della collinetta siamo andati sulla strada a sx e poco dopo a dx costeggiando un campo da golf fino ad un incrocio dove svoltando a dx si arriva sulla bella sterrata da te indicata … alla Bizzarria. Questa volta si varca il cancello di ingresso (26,68), continuando sempre lungo il muro: il cancello è chiuso per lavori (ho la vaga sensazione che non verrà riaperto). Noi siamo entrati dall’ingresso di Druento
 
Galleria fotografica  

ingresso Bizzarria

tra i campi oltre cascina S. Ida
 

fontana del XVII sec. in Regione Basso di La Cassa

antico mulino e pilone in Regione Basso di La Cassa
 

S. Grato

S. Biagio
 

cascina Peppinella

pozzo con tettoia nei pressi della Peppinella
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 31 maggio 2017