Mountain bike Piemonte - Valle di Susa  
Monfol  

Il percorso

 
Lunghezza: 20,97 Km
Tempo percorrenza: 3h
Difficolta': B.C.A.
Località di partenza:
Gad (fraz. di Oulx)
Dislivello:
820 metri
Tipo: asfalto 6,18 Km (29%); sterrato 14,79 Km (71%)
Periodo consigliato: maggio-ottobre
Effettuato il:
28 luglio 2002
Cartografia:
I.G.C. 1:50.000 n. 1 VALLI DI SUSA CHISONE e GERMANASCA - CTR Piemonte 1:10.000 153110 153150
Accesso:
dall'uscita Oulx Est dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia procedere a sinistra fino ad incontrare la deviazione per Gad (punto di partenza). Si puo' lasciare la vettura sul parcheggio antistante il vicino centro commerciale.
Descrizione: itinerario per ciclisti esperti. Percorrere la via Riccardo Ghiotti finche', terminato l'asfalto, si incontrano le indicazioni del Sentiero dei Franchi che si segue a sinistra (0,87 Km). Raggiunta una strada sterrata (0,96) si va a destra per una trentina di metri ficnhe' si ritrova nuovamente il sentiero (0,99 - a sx). Superato l'ex fosso anticarro di Pont Ventoux (1,39), riempito dopo essere stato utilizzato come discarica, il cammino piega a destra. Seguendo sempre i segnavia, si arriva ad un ponte (1,60). Non lasciarsi trarre in inganno dai vecchi segnali che lo fanno attraversare (ci si troverebbe infatti a percorrere il letto del corso d'acqua) ma proseguire fino ad incontrare un secondo ponte (2,07). Passati dall'altra parte, il sentiero si fa piu' stretto ed inizia a prendere gradatamente quota per poter superare la bastionata rocciosa che scende a picco sulla Dora. Si alternano alcuni saliscendi finche', seguendo sempre i cartelli con la scritta "SF" si raggiunge una sterrata (4,89) che a destra ci fa pervenire all'area attrezzata Pinea (5,06). Qui superiamo la sbarra, iniziando a salire nel Parco Naturale Gran Bosco. Gli alberi sono molto fitti e il sole riesce a penetrare con notevole difficolta'. Lasciando le deviazioni secondarie (7,47 Buissoniere - 7,66 Case Cros - 9,81 Fanja / Etanche), tutte ben segnalate tranne la prima (7,36) che termina dopo 500 metri presso l'ingresso della batteria B7, si guadagna il parcheggio di Serre Blanche, poco prima del quale si lascia la deviazione per Montagne Seu /  Colle Blegier (12,37). Superata la sbarra, si scende dapprima a Monfol, dove ritroviamo l'asfalto (13,19), e quindi a Sauze d'Oulx, dove prendiamo il viale Genevris (16,03). Seguendo sempre la SP214 raggiungiamo Jovenceaux. Presso uno dei tornanti, dove c'e' un ampio parcheggio sterrato (17,89), prendiamo la sterrata con indicazioni per la fontana del Champrey. Arrivati alla medesima (18,17), dobbiamo continuare a sinistra lasciando piu' avanti una deviazione che scende a Oulx (19,04). Si raggiunge nuovamente la via Ghiotti di Gad (20,43) mediante la quale andiamo a terminare il giro (20,97) e a recuperare l'automobile.
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Mappa formato OCAD7 zippata (per visualizzare e stampare il file scaricate la versione 7 demo del programma QUI)
 
Altimetria  
 

Galleria fotografica

 

Sentiero dei Franchi

Sentiero dei Franchi
 

Sentiero dei Franchi

la chiesetta di Monfol
 
Segnalazioni  
F. Spada: ho effettuato parte del percorso il 22 aprile 2006 e volevo segnalare quanto segue.
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Il ponte che si incontra al Km 1,60 deve essere attraversato, sia perché non esiste traccia che prosegua dritto, sia perché all'interno del letto del corso d'acqua è stato costruito un terrapieno che consente di arrivare agevolmente fino al secondo ponte (quello al Km 2,07).
- Quasi tutto il tratto del percorso dal ponte al Km 2,07 e fino al raggiungimento della sterrata al Km 4,89 è estremamente impegnativo. Il sentiero molto stretto e la pendenza di alcuni strappi lo rendono a volte difficilmente pedalabile (impossibile nel caso di chi scrive) e anche la discesa che conduce al bivio con la sterrata del Km 4,89 merita tutta la cautela del caso. Io ho effettuato molti dei suoi percorsi, diversi dei quali classificati O.C.A., però non mi ero mai trovato così in difficoltà (soprattutto in salita). Le scrivo questo perché la dicitura 'itinerario per ciclisti esperti' con cui inizia la parte di descrizione del percorso a me aveva suggerito soprattutto difficoltà di natura tecnica (che in effetti si incontrano), mentre in alcuni passaggi si tratta soprattutto di forza di gambe e di ottimi cuore e polmoni. E' pur vero che il percorso non è molto lungo e che dal Km 4,98 in poi le cose sembrano diventare molto più abbordabili, però forse un avvertimento supplementare non sarebbe fuori luogo. I meno allenati potrebbero, alla luce di quanto esposto, utilizzare la Statale sino a Salbertrand dove, al Km 4,50, occorre svoltare in Via Chenebieres, che scende verso destra. Si supera un primo ponte che scavalca la ferrovia e l'autostrada e poi un secondo, che permette di attraversare un corso d'acqua (probabilmente lo stesso del percorso nella sua versione 'ortodossa'). Subito dopo questo secondo ponte occorre proseguire dritti di fronte a sé, imboccando una stradina in moderata pendenza che, al Km 5,49, permette il ricongiungimento con il punto del percorso originariamente indicato con il chilometraggio 4,89. In pratica quindi da questo punto in poi a tutte le indicazioni chilometriche occorre aggiungere 0,60 Km. Le distanze diventano quindi le seguenti: area attrezzata Pinea 5,66; quattro successive deviazioni secondarie: 7,96 - 8,07 - 8,26 e 10,41 (per inciso mi sembra di aver visto che alla carenza di segnaletica si sia posto rimedio anche nel caso della prima deviazione); deviazione per Montagne Seu / Colle Blegier 12,97; asfalto a Monfol 13,79; viale Genevris a Sauze d'Oulx 16,63; parcheggio sterrato 18,49; fontana 18,77; deviazione per Oulx 19,64; via Ghiotti a Gad 21,03; fine giro 21,57.
Le Olimpiadi hanno però portato delle piccole variazioni al tratto finale del percorso. Quello che era l'ampio parcheggio sterrato in corrispondenza del tornante (verso sinistra) al Km 17,89 (o 18,49) è adesso diventato un abbozzo di prato al quale le auto non hanno più accesso. L'area ha subito delle trasformazioni in quanto situata poco lontano dalla pista di freestyle. Al termine di questo prato l'indicazione per la fontana del Champrey è scomparsa ma è facile capire dove andare perché occorre imboccare il sentiero asfaltato che scende lievemente verso sinistra ed è costeggiato da una fitta serie di lampioni con basamento in legno. Occorre prestare attenzione perché al tornante prima (quello verso destra) della SP 214 c'è un'indicazione 'fontana' che, ovviamente, non è quella che fa al caso nostro. Poco prima della fontana del Champrey, che ancora esiste, sulla sinistra si stacca una stretta strada asfaltata al termine della quale si attraversa una strada anch'essa asfaltata (che verosimilmente permetteva di raggiungere la pista di gara) e si prosegue dritti (costeggiando sulla destra un cantiere recintato). Da qui in poi il percorso è esattamente quello descritto.
 
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Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2006