Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino  
Mountain Valle (Val della Torre)  

Il percorso

 

Un ringraziamento a Loris Chiaberge per avermi accompagnato e fatto da guida
Lunghezza:
28,82 Km
Tempo percorrenza: 4 ore
Dislivello: 960 m effettivi
Difficolta': O.C.A. (difficile)
Tipo: asfalto 11,16 Km (39%), sterrato 17,66 (61%)
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Effettuato il: 24 e 25 giugno 2006
Località di partenza: palazzetto dello sport Dott. Umberto Barera - localita' Brione (Val della Torre) ovvero via Alpignano/SP177 ang. via Givoletto
Cartografia: Carta dei sentieri e dei rifugi 1:50.000 n. 17 Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa
Descrizione: itinerario duro e molto tecnico che segue fedelmente il percorso della gara "Mountain Valle" edizione 2006. La manifestazione prevedeva un percorso "Hard" per agonisti ed uno "Easy",  piu' breve e meno impegnativo, per appassionati. Il percorso Hard e' formato dal tracciato ad anello del percorso Easy con l'aggiunta di due varianti tecniche: la prima e' quella che passa nelle vicinanze del Monte Motta, la seconda e' quella che transita poco sotto le Muande Castello. Qui descriveremo solamente il tracciato piu' impegnativo ma daremo comunque le indicazioni per poter effettuare il tracciato breve. La gita consente di ammirare molte delle numerose borgate che formano il territorio comunale di Val della Torre, transitando su ambo i versanti della valle. Dal palazzetto dello sport (0 Km) seguiamo la via Givoletto. Dopo aver superato il torrente Casternone, nei pressi di un pilone (0,42) procedere diritto per via Buffa. Successivamente (1,22) seguire ancora diritto la strada Buttiberghe. Nei pressi del rifugio Argo, si imbocca la via Gibbione (2,30) che porta all'omonima borgata. Raggiunta una strada asfaltata (3,65) si va a guadare a sinistra il torrente Casternone giungendo alla SP177 (3,86). Proseguire a sinistra e poi svoltare su via Giachero (4,14). Superare la borgata Verna e poi prendere la via Grangia a destra (4,82). Attraversato il rio Comba, proseguire diritto sullo sterrato a fianco di una cascina (4,92), lasciando sulla sinistra la via Gallo. Al quadrivio che segue prendere a sinistra (5,16 - cartello via Gallo), quindi poco oltre lasciare una strada privata sulla sinistra (5,26). La stradina compie poi una curva a destra e conduce a borgata Gallo. Qui (5,59) seguire l'asfalto in salita. Chi opta invece per il percorso "Easy" andra' invece a destra lungo via Sis. Superata borgata Rossi, si procede lungo la pista tagliafuoco sterrata. Al Km 6,69 lasciamo una deviazione piu' pianeggiante sulla sinistra, quindi, nei pressi di una baita (7,36) il fondo comincia a peggiorare sino a degenerare a sentiero. Si cicla quasi tutto fatta eccezione per qualche passaggio su pietre. Bisogna prestare solo attenzione, una volta giunti all'altezza del Monte Motta, ad individuare la traccia che scende a sinistra (8,14) e che con impegnativi zig-zag (prudenza!) porta verso un evidente colletto erboso, avendo sempre come direzione di riferimento il Monte Motta. Lasciata una traccia poco evidente sulla sinistra (8,50) si incrocia un sentiero che andra' imboccato a sinistra (8,77). Vi sono numerose tracce parallele per cui cercate di prendere quella piu' a destra ovvero piu' a valle. Lo stretto sentiero porta nei pressi di un pozzo (9,26) quindi piu' avanti attenzione a scegliere il percorso piu' a destra (9,62) in quanto piu' agevole. Giungeremo nei pressi di una baita (10,00) che andremo ad aggirare sulla destra. Presso un pilone tenere la destra (10,69) quindi attraversare le case di Borgata Verna e riprendere (11,01) la via Giachero percorsa prima. Seguire il cammino ormai noto sino a borgata Gallo (12,05) dove questa volta seguiamo il percorso "Easy" a destra. Dopo una breve discesa, proseguire su via Pacchiardo a sinistra (12,36). Si attraversa poi borgata Navei (13,36 - prendere la strada tra le case a sinistra e poi subito il viottolo sulla destra). Percorrendo la via Navei si arriva ad incrociare la via Malandrino che andra' seguita a destra (13,75). Quindi procedere lungo la via Bussoneis (13,88). Il percorso "Easy" si stacca poco oltre a destra (14,12 - noi continuiamo invece diritto - chi opta per il percorso Easy dovra', al termine della breve sterrata, imboccare il sentierino a sinistra di una cascina e passando dinnanzi alla chiesa di Castello ricongiungersi al percorso Hard). Si tocca in seguito borgata Lucco (14,41) e, oltre questa, si lascia a sinistra la deviazione per borgata Savarino (14,80) seguendo invece la via Madonna della Bassa. Presso Bitum la strada diventa sterrata (15,06). Con qualche rampa molto dura si arriva al Km 16,55 dove lasciamo sulla sinistra il proseguimento per Madonna della Bassa, quindi, giunti presso una costruzione dell'acquedotto, si abbandona la strada seguendo il sentiero che si stacca sulla destra (17,08). Giunti ad un'altra costruzione dell'acquedotto (17,70), svoltare a destra e scendere su fondo accidentato. Si arriva presso alcune vasche dell'acquedotto (18,57), poi si guada un rio (18,75), si tocca borgata Borlera (19,12) quindi, poco prima di raggiungere Castello, si svolta su sterrato a sinistra (19,76). Al termine della discesa ignorare una traccia sulla destra (20,08), passare un corso d'acqua, quindi imboccare un sentierino sulla destra (20,14) che porta ad una passerella pedonale sul Torrente Casternone. Dopo questa si risale sino all'asfalto che seguiremo in salita (20,34 - a sinistra). Alla seconda curva prendere il sentierino a destra (20,63) che scende ad attraversare un rio e poi punta verso Trucco Rossato. Giunti ad una sterrata (21,03) seguirla a destra poi continuare diritto su asfalto (21,11 - cartello interni dal 100 al 114). Si perviene ad un ponte chiuso da catena: prendete il sentiero prima del medesimo (21,20) che a sinistra va a superare il rio su passerella pedonale. Giunti dall'altra parte seguire il sentiero in discesa sempre lungo il rio e poi, dopo una casa, prendere il sentiero a sinistra (21,28). Esso passa nei pressi di una fonte conosciuta non solo dai locali (si dice che vengano persino da Torino ad approvvigionarsi d'acqua). Si confluisce poi su una sterrata (21,53) che porta alla cappella di S. Vito e S. Lucia (21,66). Da qui scendere sino alla via Gablera (21,74) e seguirla a destra. Alla successiva curva continuare diritto su sentiero (21,94) quindi al quadrivio che segue (22,00) andare a sinistra. Al Km 22,40 occorre effettuare un tornantino sulla sinistra dopo di che si giunge a Bastiana (22,60). Evitare di seguire la strada asfaltata ma proseguendo sul prato prendere il sentiero che passa a fianco dell'ultimo fabbricato. Dopo di questo (22,66) scendere a destra, quindi percorrendo la via S. Firmino si perviene nei pressi della omonima chiesetta alla via Chiaberge (22,98). Andare a sinistra e poi ignorare  la via Curra' (23,13)  e la via della Torre (23,24), quindi andando sempre diritto passare nei pressi del municipio (23,46 - lasciare via Roma sulla destra) e raggiungere la Chiesa Parrocchiale. Qui ignoriamo la via Gablera sulla sinistra (23,71) e, poco oltre, la strada sulla destra che porta al cimitero nuovo (23,85). Percorrendo la via Moschette raggiungiamo la borgata omonima (25,07) aggirandola da monte. Dopo la curva, presso un pilone (25,23), prendere il sentiero che porta a S. Valeriano. Da qui (26,03), con una inversione a U, seguiamo la carrareccia che scende alla via Moschette (26,95). Seguirla fedelmente a sinistra sino a borgata Buffa (27,60) dove si ripercorre il cammino dell'andata sino al palazzetto dello sport (28,82).
Foto in alto: sentiero tecnico che scende verso Monte Motta

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Traccia GPS:   PLT* (Oziexplorer)   GPX*   PCX5*   KML* (Google Earth)

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Altimetria  

 
Galleria fotografica  

sentiero sotto M.de Castello

attraversamento del Casternone
 

sentiero tra Tuberga e Bastiana

S. Valeriano
 
Segnalazioni  
L. Cassardo (06/09/07): la prima discesa del percorso Hard fino alla cascina del km 10 è stata molto rovinata dal passaggio di vacche dentro e fuori i sentieri. Il sentierino verso il colletto erboso non esiste quasi più e anche più in basso le diverse tracce sono molto dissestate per le impronte di zoccoli. Non sono un mago delle discese ma di solito me la cavo anche sui percorsi OCA: qui l'ho fatta quasi tutta a piedi. Anche la seconda discesa del percorso Hard mi ha costretto a scendere più volte dalla bici, in questo caso penso che il dissesto del sentiero e poi della stradina sia dovuto alle piogge.
M. Peverada: per la gara i sentieri erano stati risistemati e quindi risultavano percorribili senza grossi problemi. Purtroppo il tempo e il maltempo finiscono col vanificare i lavori eseguiti e tendono a peggiorare le condizioni del fondo. A seguito di quanto esposto sopra, consiglio di effettuare il percorso Easy.
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 10 settembre 2007