A due passi da Torino
Colle della Portia e Madonna della Bassa
il colle della Portia con la cappella/rifugio
location_on
piazzale don Ettore Giorda (frazione Rivera, Almese - TO)
straighten 35,41 km
trending_up 1407 m circa
access_time 6 ore
sort Difficoltà: difficile
equalizer asfalto 16,72 km (47%) - sterrato 18,69 (53%)
event tutto l'anno tranne inverno e dopo piogge
update Ricontrollato e modificato il 21 settembre 2025. Prima versione 22,23 e 25 aprile 2000
map I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
warning Prudenza sul sentiero che scende da Mompellato in quanto leggermente esposto.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX
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warning Prudenza sul sentiero che scende da Mompellato in quanto leggermente esposto.
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Descrizione: il Santuario Madonna della Bassa rappresenta la tappa più importante di questo giro. La costruzione, situata sul colle omonimo, a cavallo delle Valli Messa e Casternone, ad una quota di 1152 metri, trae origine dal voto fatto da Lorenzo Nicol in seguito ad una grazia ricevuta. Costui, nell'anno 1713, si trovava in questi boschi per fare legna quando cadde accidentalmente rompendosi una gamba. Non potendo muoversi, provò a chiedere soccorso gridando, ma purtroppo nei dintorni non v'era anima viva. Al poveretto non restò altra possibilità che quella di invocare aiuto alla Madonna promettendo l'erezione di un pilone in suo onore se fosse riuscito a fare rientro a casa. Il dolore cessò all'improvviso e Lorenzo potè rialzarsi. L'anno seguente Lorenzo rimase vittima di un incidente analogo, forse perchè, non avendo mantenuto fede alla promessa fatta, la Madonna volle metterlo alla prova. Pieno di vergogna, rinnovò nuovamente il voto e venne ancora miracolato. Questa volta si adoperò a costruire il pilone all'interno del quale pose una statuetta di Maria Vergine con in grembo il Bambin Gesù. Negli anni che seguirono, la devozione degli abitanti di Monpellato, portò alla realizzazione di una cappella, sopra il pilone di Lorenzo, ove, nel 1721, si tenne la prima messa. Il tempietto venne poi ampliato per poter accogliere un numero sempre crescente di fedeli mentre, nel 1845, venne realizzata la Foresteria antistante per dare ospitalità ai pellegrini che accorrevano, sin dal giorno precedente la festa, per partecipare alle funzioni religiose. Si esce dal parcheggio (0 km) salendo lungo la via Caselette sino ad una rotatoria dove si procede di fronte (0,21) sulla strada che costeggia il rio Morsino (). Arrivati ad una piccola radura si svolta a sinistra (1,47) e successivamente a destra sulla via Listelli (1,72). Si continua poi di fronte sulla via Bunino (2,00) sino ad un quadrivio dove si prende a destra per la pista tagliafuoco (2,59). Arrivati a Pera Pluc, si sale a sinistra (3,04 - indicazioni Via dei Pellegrini/Agriturismo Montecapretto). Si va diritto seguento i cartelli del sentiero 578D sino ad un bivio dove si tiene la destra per il pilone della Costa (4,26) che si raggiunge con una breve deviazione (5,05) e dal quale si gode una splendida veduta sui laghi di Avigliana. Si torna indietro (5,14) e si riprende a salire incontrando subito un bivio dove si lascia a destra il sentiero 578 Bruno Giorda (5,26). La pendeza ed il fondo diventano impegnativi. Dopo aver ignorato il sentiero delle guardie (6,37) e aver toccato la fontana Ciapè Neir (6,91), si arriva al grosso cappello dal quale si stacca il sentiero degli alpini (8,28). Si sta sempre sulla strada arrivando al santuario Madonna della Bassa (9,24). Alle spalle di questo si trova una fontana dell'ANA (acqua non controllata) ed un piccolo pianoro attrezzato con tavoli e panchine. Si prosegue giungendo al pilone di borgata Pascaletto (12,10): la strada sulla sinistra può essere utilizzata come variante meno impegnativa per il ritorno, evitando così il sentiero tra Mompellato e Bertolo. Proseguendo di fronte si giunge alla SP197 (13,04) con la quale saliamo al colle del Lys (15,04), importante valico di comunicazione tra la Valle di Susa e quella di Viù, situato a 1314 metri di quota. Sul colle si trova il monumento (una torre circolare) dedicato ai caduti partigiani delle valli di Susa, Lanzo, Sangone e Chisone. D'inverno la zona è meta di sciatori che utilizzano alcuni piccoli impianti di risalita mentre d'estate, i prati, si riempono di gitanti dediti al pic-nic o alla tintarella. Al fondo del piazzale/parcheggio si imbocca lo sterrato (15,13) con indicazioni colle Portia/colle Lunella. Dopo qualche km si arriva al sentiero lastricato (17,96 ) che con alcuni tornantini sale all'erboso e ventilato colle della Portia (18,50 - 1328 metri - da non confondere con quello omonimo situato ad una quota ben superiore, tra la Punta Lunella e la Punta di Grifone). La sua posizione è molto panoramica: riconoscibile il Monte Musinè con la sua croce, il Mont Curt e dalla parte opposta la catena montuosa della Valle di Viù. In quest'area, che fa parte del Parco Pubblico Montano del Monte Arpone, si possono trovare esemplari di una pianta molto rara, la Euphorbia gibelliana, presente tra l'altro nella Riserva Naturale Madonna della Neve sul Monte Lera. Si rientra al piazzale del Colle del Lys (21,95) e si scende sulla SP197 sino a Mompellato (24,45). Si percorre la strada che attraversa la borgata () per poi imboccare il sentiero (24,58 - ) che con alcune curve tra le case va a transitare sotto al cimitero (). Quindi aggancia il sentiero degli alpini (25,45) che si segue passando il ponticello sul rio Pascaletto. Arrivati alla borgata Bertolo si scende su strada asfaltata (25,62) la cui pendenza metterà a dura prova i freni della nostra bici. Una volta giunti a Magò, poco oltre la deviazione per borgata Mantiera, si deve prendere il breve sentiero sulla sinistra (28,99) che porta alla strada asfaltata (29,09 - da imboccare sulla destra) che attraversa il villaggio Magò. Si finisce sulla strada (29,33) che a sinistra porta a Borgata Balma (29,53) e, passato il ponte sul rio Tesso, a Roggero (29,94). Si lascia in seguito sulla destra la strada con indicazioni Torino/Almese (30,04) e, più avanti, si seguono le indicazioni per Prassero (30,21) e quindi per la pista tagliafuoco che porta ad Almese (30,90). Giunti a Magnetto, dopo la fattoria, si lascia la via Giorda per lo sterrato sulla sinistra (32,13) che passa nellle vicinanze della chiesa Madonna della Neve. Ritrovato l'asfalto (32,48) si prende più avanti il sentiero sulla sinistra per borgata Muande (32,82) arrivando al quadrivio dell'andata (33,39). Qui si svolta su via Sonetto, quindi si imbocca la via Montecapretto (33,50) e, allo stop, la via Bertolo a destra (33,73). Si tiene quindi la via Braida a sinistra (33,89) e, arrivati ad un pilone, la via della Roccia (34,31). Al bivio seguente, si svolta a destra su via Bunino (34,55) che diventa via del Forno Comunale prima di terminare sulla via Tetti San Mauro (34,98). Si transita davanti alla chiesa parrocchiale e quindi si svolta a destra su via Santo Stefano (35,08). Poco dopo si segue la pista ciclabile (35,17) che porta al piazzale di partenza (35,41).

Pilone della Costa
Santuario Madonna della Bassa
cappella/rifugio al colle della Portia
sentiero tra Mompellato e Bertolo
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2025
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Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2025
pilone di borgata Pascaletto
il colle del Lys con il monumento ai caduti
la chiesetta di Magò
chiesa di Santo Stefano (Rivera)