Mountain bike Piemonte/Valle d'Aosta  
Da Torino ad Aosta - 3a tappa: Saint-Vincent - Aosta  

Il percorso

 

Lunghezza: 43,99 Km (37,28 se si fa variante "envers")
Tempo percorrenza: 6 h (4 h 30' variante)
Difficolta':
B.C. (medio)
Località di partenza:
Saint-Vincent (incrocio tra viale IV Novembre e via Trois Mousquettaires)
Cartografia: Carta dei Sentieri L'escursionista Editore 1:25.000 n. 13 Valle centrale - n. 4 Conca di Aosta Pila Mont Emilius
Dislivello:  circa 800 metri
Tipo:  asfalto 19,54 Km (44%) - altro 24,45 (56%); per variante "envers" 72% asfalto - 28% sterrato
Periodo consigliato: tutte le stagioni tranne inverno
Effettuato il:
maggio/giugno 2013
ATTENZIONE! AL 6 APRILE 2014 IL PASSAGGIO TRA LA CHIESA DI NUS ED IL CIMITERO (21,28) RISULTAVA CHUSO DA RECINZIONE CAUSA LAVORI. OCCORRE PERTANTO CONTINUARE SULLA STRADA ASFALTATA SINO ALLO STOP DOVE SVOLTANDO A DESTRA SI INCONTRA NUOVAMENTE IL PERCORSO UFFICIALE (21,89 - VEDI FRECCE ROSSE DELLA MAPPA SOTTOSTANTE )

ATTENZIONE! AL 6 APRILE 2014, NELLA VARIANTE "ENVERS", LA PISTA CICLABILE CHE SI INCONTRA DOPO AVER PASSATO IL CAMPO SPORTIVO A SAINT-MARCEL RISULTA INTERROTTA PER LAVORI. PERTANTO, AL KM 23,80 NON SVOLTARE PER IL CAMPO SPORTIVO MA CONTINUARE DIRITTO. SI PASSA SOTTO L'AUTOSTRADA E POI SI SVOLTA A DESTRA. DOPO AVER SUPERATO IL PONTE SUL TORRENTE DI SAINT MARCEL SI PRENDE UNA TRACCIA SULLA DESTRA CHE PORTA AD UN CUNICOLO. ATTRAVERSARE L'AUTOSTRADA E POI COSTEGGIARLA A SINISTRA DAPPRIMA SU SENTIERO E POI SU STERRATA. NEI PRESSI DI UN PARCHEGGIO IL FONDO DIVENTA ASFALTATO. PUNTARE VERSO LA CICLABILE LUNGO LA DORA E SEGUIRLA A SX PASSANDO UN CUNICOLO SOTTO LA STRADA (DA QUI CI SI INNESTA AL KM 26,04 DEL PERCORSO UFFICIALE). VEDI MAPPA SOTTOSTANTE, SEGUENDO FRECCE VERDI.

Descrizione: si sale per via Trois Mousquettaires (0 Km) svoltando di lì a poco su una strada privata a sinistra con palina del sentiero 103 (0,08). Quando termina si sale a destra su asfalto (0,23) e poi si imbocca a sinistra il sentiero 103 (0,35) che più avanti costeggia il ru di Saint Vincent. Questo come gli altri che incontreremo successivamente rappresentano i caratteristici canali irrigui valdostani, piccoli ma essenziali per l'irrigazione di terreni altrimenti aridi. Captano le acque dai torrenti che scendono dalle valli laterali e le trasportano per decine di chilometri lungo i versanti con opere a volte ardite ed imponenti, considerato che molti di questi vennero realizzati in epoca medioevale. Alcuni sono stati oggi intubati o interrati e quindi non sempre ci si accorge della loro presenza. Giunti alla funicolare che porta alle terme (0,63), si transita sotto di essa utilizzando un angusto passaggio dove ci si deve accovacciare. Il sentiero conflusce su una stradina con fondo in pietra (0,76) che si percorre solamente per una trentina di metri: si salgono alcuni gradini a destra per prendere una stradina asfaltata (0,80) che sbuca sul Viale IV Novembre (1,00). Presso una curva, continuare diritto su via Monte Bianco (1,23) che passa a fianco della borgata Ecrivin. All'incrocio con la via Tromen (1,43 - cartello frazione Moulin), ignorare quest'ultima e prendere di fronte la strada più a destra che diventa presto sterrata. Seguire il lungo traverso evitando le strade che scendono sulla sinistra (1,83 e 2,97). Attraversare la frazione Pissin dove si incontra un vecchio torchio e, presso le ultime case, evitare la strada che si stacca sulla destra (3,25) mentre sull'altro versante è ben visibile il castello di Ussel. Si attraversa poi una strada asfaltata (3,41 - fontana) e di fronte si prende la strada più a sinistra e, quando questa comincia a salire, si prende la sterrata che si stacca sulla sinistra (3,73). Al Km 4,09 si prosegue su sentiero e poi si affronta bici a mano (essendoci un cartello di divieto alle biciclette) un tratto di 200 metri di passerella in legno. Qualche centinaio di metri dalla passerella, il sentiero si biforca: si prende quello a sinistra (4,68). Quando il cammino diventa asfaltato, si segue a sinistra un breve sentiero (4,89 - salto iniziale poi più abbordabile) che sbuca su una strada asfsaltata (4,94). Proseguire sempre in discesa e poi quando la strada curva a sinistra (5,09) andare diritto sul viottolo tra le case (gradini facili). Quando termina si va a sinistra e, dopo il parcheggio (5,17 - fontana), si scende a destra. Dopo la prima curva, si procede su sentiero prendendo dopo pochi metri quello che scende a destra (5,25). Passato un ponte, attenzione a non lasciarsi ingannare dalla traccia che si stacca a sinistra ma seguire il sentiero più marcato. Si passa il vecchio cimitero di Chatillon, ora smantellato, e poi l'ingresso del castello Passirin d'Entreves, dal nome degli attuali proprietari, circondato da un ampio parco con giardino all'italiana e qualche pianta monumentale. Giunti dinnanzi alla facciata della chiesa parrocchiale di San Pietro (5,82) scendere a destra su via Adolfo fu Pietro Gervasone (ampi gradini) e al suo termine seguire obbligatoriamente a destra la via E. Chanoux (5,91 - senso unico). Quando termina (STOP), andare a destra lasciando poi la deviazione per Cervinia (6,18). Giunti ad una rotonda (6,51) continuare diritto (terza uscita). Subito dopo prendere a destra per Breil (6,59 - utilizzare il passaggio riservato ai bus). Superato il cartello della frazione Cret de Breil, svoltare a destra su strada Frayan (6,98). Seguendo la direzione principale, si passano 2 condotte per poi incontrare le borgate Setoret (fine asfalto) e Frayan. Lo sterrato termina presso il tornante di una strada asfaltata che andrà seguita in discesa (8,28) sino alla statale 26 (8,92). Qui si va a destra e poi si prende la deviazione per Pontey (9,36). Passato il ponte sulla Dora Riparia si svolta a destra (9,53) sulla strada che porta alla discarica. Transitati sotto l'autostrada, si ignora una deviazione sulla sinistra (9,80) giungendo dinnanzi ad un cancello. Qui (10,10) si prende a destra la stradina del "percorso Dora Baltea" che si mantiene nelle vicinanze del fiume. Dopo essere passati sotto la ferrovia si attraversa la strada proveniente da Chambave (12,75). Superato il ponte sul torrente d'Arly, tenere la destra (13,34) costeggiando la ferrovia. Passati sotto quest'ultima, evitare una strada che si stacca sulla sinistra (14,65). Si attraversa poi il ponte sul torrente Clavalitè (15,58) passando una cava. Quindi si ignora la ciclabile che si stacca sulla destra (15,72) seguendo invece diritto quella segnata in vernice gialla sull'asfalto. Poco avanti la strada piega a destra costeggiando un canale (15,84). Si attraversa il canale sulla terza strada (16,73 - non contare i passaggi pedonali - come riferimento c'e' un cartello con scritta "area sport popolari"). Diritto inizia invece la variante "envers" (vedi sotto). Si arriva ad un fabbricato agricolo dove si tiene la destra (17,24). Arrivati all'incrocio tra le case (17,45) si prende a destra e poi a sinistra (17,52) continuando sino ad un quadrivio con cartello della località Baraveyes (17,74) e cappella della Sacra Sindone che reca sulla facciata un grande affresco raffigurante nella parte alta il giorno del giudizio universale e, in quella sottostante, il paradiso, il purgatorio e l'inferno. E proprio a causa della rappresentazione terrificante di quest'ultimo, è anche conosciuta come cappella del Diavolo. Continuare diritto sino ad un quadrivio con pilone dedicato a S. Giovanni Battista dove si svolta a destra (18,12). Percorsi poche decine di metri si va ancora a destra e, terminato l'asfalto, si continua su strada erbosa con bella vista sul castello di Fenis. Giunti nei pressi dei ruderi della casaforte Challant (18,40) andare a destra. Si ignora poi il bivio con scalini che porta all'ingresso del maniero (18,67 - la visita facoltativa ma consigliata richiede una mezz'ora). Si giunge alla croce lignea di Ramoliva, con i suoi caratteristici bracci terminanti con dei quadrilobi decorati e la cui copia fedele è situata dinnanzi all'ingresso del borgo medievale di Torino. I ladri hanno purtroppo asportato il crocefisso posto nella parte frontale e la Madonna col Bambino in quella posteriore. Attraversata la strada asfaltata (18,79) che taglia in due il comune di Fenis, si scende al canale. Costeggiarlo a sinistra (18,83) e poi passare al di là su un ponte pedonale. Continuare a sinistra sino ad una rotonda (19,10) dove si prende la prima uscita. Svoltare quindi per il cimitero (19,16) e, attraversato il parcheggio, seguire la ciclabile dal caratteristico fondo rosso che oltrepassa la Dora e poi la costeggia. Al suo termine (20,02), attraversare un piazzale e raggiungere la statale (20,12). Percorrerla a sinistra e poi svoltare a destra sulla prima sterrata (20,20). Attraversare la strada che porta a Rovarey (20,45) e dopo alcune decine di metri svoltare a sinistra (20,49 - palina sentiero 103). Evitare poi la deviazione per le case (20,56) continuando su sterrato che diventa poi sentiero. Superati alcuni gradini, si incrocia una sterrata che andrà seguita a sinistra (20,76). Essa passa poco sotto il monumeno ai Vignerons (21,01) e termina sulla SR36 (21,14). Salire alla chiesa di Nus e svoltare a destra subito dopo di essa (21,28) puntando verso il campanile. Al termine della strada prendere il senitero a sinistra (21,36), stretto per cui attenzione a non debordare. Esso termina presso un tornante dove si continua in salita (21,63). Si svolta quindi a sinistra (21,73) sul sentiero che porta al ponte sul torrente di Saint Barthelemy (21,89). Attraversarlo e prendere a destra il sentiero con indicazioni 6, 6A e 103 (21,94). Si deve spingere la bici per una decina di minuti in quanto risulta impossibile da pedalare essendo piuttosto ripido. Si raggiunge una comoda e panoramica carrareccia che andrà seguita a sinistra (22,26). Dalla parte opposta si può eventualmente raggiungere in un centinaio di metri un punto panoramico dal quale si ha una visuale privilegiata del castello di Nus. Continuare sempre in traverso sino ad una condotta (scalini) dove si procede su sentiero. Al termine del medesimo (23,69) continuare diritto sulla sterrata che costeggia una recinzione. Al bivio successivo si prende a sinistra (24,32) raggiungendo la località Bouchez, posta poco a monte di Chetoz. Qui continuare a destra (25,19) lasciando dalla parte opposta il proseguimento del sentiero 103. Lasciata a destra la deviazione per Clou de Chetoz (25,62), si raggiunge Seran. Alle prime case si tiene la destra (26,03) seguendo le indicazioni per la cappella di Seran. Poco avanti si lascia a destra la deviazione per Clou de Seran (26,11) puntando verso la cappella della borgata. Allo stop (26,22) procedere a destra mantenendo la direzione principale che porta a Imperiau (26,70) ed Epillod. Dopo una curva, scendere a sinistra su sterrato (26,98 - indicazioni sentiero 103) e continuare poi tra le case di Povil. All'incrocio dopo un parcheggio (27,27) svoltare a destra e poi seguire il sentiero che porta alla strada per Chantignan (27,41). Quasi di fronte, si prende per Verney (27,44) e, al primo tornante (27,64), si imbocca la pista ciclopedonale che porta al castello di Quart. Ignorata una strada che scende a sinistra (28,26) ed una sulla destra con indicazioni del sentiero 1 (28,32) si continua verso l'ingresso del castello attualmente in restauro. Si svolta a destra sulla carrareccia (28,37) che porta ad un ponte in pietra e poi ad un parcheggio. Dopo quest'ultimo, seguire la strada in salita (28,51) e poi svoltare sul sentiero 103 che affianca presto un ru. Si incontra qualche difficoltà nel superare i gradini in cemento delle derivazioni con chiusa. Giunti presso una casa (29,56) si sale a destra bici a mano causa pendenza sostenuta e fondo accidentato solamente per poche decine di metri. Si percorre quindi una sterrata che porta ad una strada asfaltata poco a monte di un monastero (30,06). La si attraversa continuando di fronte con percorso pianeggiante. Ad un certo punto la strada inizia a salire: qui si tiene il sentiero in piano (30,84) che diventa poi una più comoda sterrata. Si raggiunge la strada che porta a Sorreley (31,91). Ne tagliamo una curva prendendo subito il sentiero a destra con ringhiera e poi seguendo l'asfaltata a sinistra che riporta alla strada per Sorreley (32,00). Si sale alla cappella della borgata (32,15) dove si continua diritto attraverso le case sino ad una strada asfaltata (32,26) che seguita a sinistra porta alla cappella di Veynes. Allo stop (32,53) prendere a destra sino ad un quadrivio (32,98): qui si prende il lungo sterratone a sinistra che porta a Roisan. Le deviazioni sono piuttosto rare: un paio all'inizio che portano a delle case, due sulla sinistra che vanno in direzione contraria (33,40 e 33,65) ed una asfaltata che scende a Croux (35,20). Si affronta quindi una galleria, si supera il ponte sul torrente di Parleyaz per poi arrivare ad un bel punto panoramico sulla conca di Aosta. Poco oltre (37,14), si svolta su una stradina (tratto iniziale asfalfato) che scende verso Porossan. Al secondo tornante si ignora la strada di destra (37,96) mentre a quello successivo ci si trova a ridosso dell'imponente acquedotto del ru Prevot. Al termine dello sterrato (38,53) seguire la strada asfalta in piano sulla sinistra (indicazioni sentiero 26 per Aosta) che porta ad un ponte sul torrente di Parleyaz. Subito dopo quest'ultimo (38,80) occorre salire a spinta a sinistra lungo il muro dell'acquedotto (per un paio di minuti) e poi si imbocca il sentiero che a destra segue il corso intubato del ru Prevot. Continuare sempre diritto sino ad una sterrata (39,93) che si segue a destra. Si attraversa la strada che porta a Chiou (40,11) e nei pressi di un pilone e di una croce in legno, si imbocca il sentiero che corre tra due steccati. Giunti ad una bacheca della Riserva Naturale Tzatelet (40,21) si svolta sul sentiero in piano a destra. Si attravversa un'area gioco per bambini lasciando alcuni sentieri che si staccano sulla sinistra. Nei pressi di una costruzione, il sentiero termina su un viottolo. Evitare il passaggio riservato ai pedoni diritto e prendere invece la pista erbosa sulla destra dove sono presenti alcuni lampioni (40,50). La traccia si mantiene pianeggiante diventando poi sentiero Si aggira la collina finchè giunti ad una bacheca si tiene il sentiero in discesa sulla destra (41,13) che porta ad una sterrata che seguiamo sino in fondo. Procediamo quindi su strada asfaltata a sinistra (41,27) e al primo tornante andiamo diritto su sterro (41,39). Al bivio seguente prendiamo a destra (41,53) e poi continuiamo sempre di fronte passando a lato di un tumulo celtico e toccando l'oratorio di Sant'Orso. Il viottolo finisce su una strada trafficata (42,44) che attraversiamo sfruttando un attraversamento pedonale. Seguiamo poi il marciapiede a sinistra sino ad una scala (42,52) che affrontiamo bici a mano. Si arriva ad un'altra strada trafficata: qui non prendiamo sul lato opposto la via Duca degli Abruzzi ma quella a senso unico spostata più a destra (42,62 - via Monte Zerbion). Ad un trivio andiamo diritto (42,81) passando sul ponte romano posizionato sul vecchio corso del torrente Buthier. Poco distante è ben visibile l'Arco di Augusto. Alle sue spalle prendiamo la via Sant'Anselmo (43,05) che porta al centro storico. Si incrocia la via Sant'Orso (43,24) dove con una breve deviazione non conteggiata è visibile l'omonimo complesso monumentale formato dalla Collegiata, dal Priorato con facciata decorata in cotto, dal Chiostro (visitabile) e da un'imponente campanile romanico. Nelle vicinanze si trova anche un esemplare di tiglio di quasi 500 anni. Si transita sotto la maestosa Porta Praetoria, unica rimasta delle quattro che davano accesso alla città romana e che precede l'ingresso sulla destra (43,41 - rue de Baillage) alla zona archeologica dove si trovano tra gli altri la facciata alta 22 metri del teatro romano e i resti dell'anfiteatro. Si arriva quindi alla piazza Chanoux con il bel palazzo del municipio. Qui svoltiamo a sinistra sul viale Conseil des Commis (43,64) che porta alla stazione di Aostra (43,99). Se avete un po' di tempo a disposizione prima di salire sul treno, vi sono altri edifici interessanti da vedere senza fare troppa strada. Tra questi la Torre del Lebbroso, la Croce di Città e la Cattedrale.
Variante "envers": come dice il nome, si sviluppa sulla destra idrografica della Dora Baltea. Rispetto al percorso ufficiale, presenta un dislivello più contenuto, minor lunghezza, meno sterrato e consente quindi di raggiungere più velocemente Aosta (utile in caso di imprevisti o stanchezza). Al km 16,73 si continua lungo il canale sino al successivo incrocio (17,26) dove si passa il ponte a sinistra. Più avanti svoltare a destra per l'area attrezzata Tsante de Bouva (17,42). Al termine della via (17,91) si svolta a sinistra sulla strada che taglia in due l'abitato di Fenis e, poco dopo, si imbocca a destra (17,98) la stradina che porta all'ingresso visitatori del castello. Proseguire finchè, superati alcuni gradini (bici a mano), si prende a sinistra (18,18). Giunti nei pressi dei ruderi della casaforte Challant (18,45 - priva del tetto e in attesa di restauro), si gira a sinistra avanzando tra 2 steccati. Al termine della strada (18,72) andare a sinistra e al quadrivio poco distante (18,75 - pilone di San Giovanni Battista) salire a destra. Ad un altro quadrivio (18,88 - fontana e strada cieca di fronte) prendere a destra attraversando la borgata Perron. Alla successiva deviazione continuare diritto (19,08) su strada panoramica. Giunti all'oratorio di S. Lucia, lasciare una deviazione a sinistra (19,93) e più avanti quella che porta a Rovarey (20,25). Si giunge a Chenoz, dove tra le case è presente una casaforte con torre quadrata risalente presumibilmente al XIV-XV secolo, appartenuta alla nobile famiglia de Tillier. Si prosegue su carrareccia che termina presso un prato. Qui si individua un sentierino (20,90 - imbocco non molto visibile, dopo un corto steccato) che si stacca verso sinistra contrassegnato con cerchio in giallo e numero 11F, ciclabile al 99%, che porta a Valmeanaz. Passare tra le case seguendo poi sempre diritto la strada asfaltata (21,90) che porta al castello di Saint Marcel (22,40 - borgata Moral). Poco oltre si lascia la strada sulla destra nei pressi di un pilone con indicazioni per Grange (22,47) mentre un cartello ci avvisa che siamo arrivati alla borgata Paquier. Si svolta a destra più avanti (22,59) per Prelaz. Passata anche quest'ultima si giunge a Sinsein dove la strada principale inizia a scendere (23,06). Allo STOP lasciare a sinistra le indicazioni per il Santuario di Plout (23,24) e alla rotonda (23,59) procedere diritto passando sotto l'autostrada. Ora ci troviamo a Lillaz dove subito dopo aver passato la deviazione che porta alla zona industriale e alla stazione, svoltiamo su una stradina asfaltata a sinistra (23,71). Poco avanti svoltare per il campo sportivo (23,80) e poi costeggiarlo a sinistra (23,88). Quindi imboccare la ciclabile (23,99) che attraversa la Riserva Naturale Les Iles. A giugno 2013 risulta ancora in fase di ultimazione (delle reti ne bloccano l'accesso). La ciclabile affianca la Dora, passa con uno stretto tunnel sotto la strada che collega la statale 26 a Brissogne (26,04), costeggia un campo da golf e, dopo il ponte sul torrente Arpisson, un campeggio, un'area verde e dei campi di calcio. La pista si distanzia un attimo dalla Dora per superare il torrente di Comboè. Dopo essere passati sotto la strada che da Aosta porta a Charvensod si svolta a sinistra compiendo un'inversione a u (34,79) e poi ancora a sinistra (34,86) si passa il ponte sulla Dora. Oltre questo si segue la ciclabile che porta alla stazione di Aosta (prima rotonda diritto). Alla seconda rotonda si costeggiano i binari a sinistra (35,42) e poi li si attraversano al sottopasso stradale (35,99). Entrare quindi nella rotonda (36,15) e prendere la 3a uscita (36,22 - via Festaz). Giunti alla Torre del Lebbroso svoltare a sinistra sulla via omonima (36,35). Dinnanzi alla cappella della Santa Croce svoltare a destra su via Aubert (36,48) continuando sino alla piazza Chanoux sulla quale si affaccia il Municipio. Qui (36,94) imboccare a destra il viale Conseil des Commis che sempre diritto porta alla stazione (37,28).
Foto in alto: chiesa di Nus

Mappa:   Interattiva   PDF   PDF (10 pagine)

Traccia GPS:   PLT   GPX   KML
 

 
Galleria fotografica  
 
angusto passaggio sotto la funicolare delle terme di Saint-Vincent

curioso masso a forma di fungo
 
 
croce di Ramoliva (Fenis)

monumento ai Vignerons (Nus)
 
 
sentiero lungo il ru Mazod

castello di Quart
 
 
castello della Scuola Militare Alpina e il tumulo celtico di Busseyaz (Aosta - foto G. Ariano)
 
 
il Municipio di Aosta in piazza Chanoux

Croce di Città (Aosta)
 
 
campanile romanico della Collegiata di Sant'Orso (Aosta)

ponte romano (Aosta)
 
Indice traversata
Indice percorsi
 
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Ultimo aggiornamento: 12 aprile 2014