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Val Chisone

Tour dell'Assietta

location_on Pourrieres (frazione di Usseaux) - risalendo la SR23 verso Sestriere, usare il parcheggio sterrato sulla sx appena dopo le ultime case accessibile scendendo per una ventina di metri in direzione del laghetto
straighten 57,35 km
trending_up 1590 m circa
access_time 7 h
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 8,41 km (15%) - sterrato 48,94 (85%)
event Periodo consigliato: luglio agosto
update Effettuato il 9 luglio 2023
map I.G.C. 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca - 1:25.000 n. 105 Sestriere Claviere Prali (copre solo la zona a sud del Monte Genevris)
warning Fondo con pietrisco lungo la discesa verso Sestriere (moderare la velocità). Qualche breve tratto ripido nella parte conclusiva (sella giù per abbassare il baricentro).
map PDF JPG ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX

image1lago e rifugio Assietta

Descrizione: itinerario ispirato all'omonima gara che si svolge ancora anche se con un altro nome. La parte piu' bella ed interessante e' quella che si sviluppa, tra svariati esempi di archeologia militare, lungo lo spartiacque che separa le valli di Susa e Chisone, ben oltre i 2000 metri di quota. Se ne avete la possibilità, fatelo nei mercoledì e sabato di luglio e agosto in quanto la strada rimane chiusa ai mezzi motorizzati dalle 9 alle 17. Da evitare in occasione della "Festa del Piemonte" che si tiene la terza domenica di luglio presso la Testa dell'Assietta, in quanto la carovana di macchine dei partecipanti che raggiungono il luogo della manifestazione alza una enorme quantita' di polvere che il biker e' costretto a ingurgitare (salvo usare una mascherina!). Dal parcheggio (0 Km) si raggiunge la vicina SR23 (0,02) per poi scendere in direzione Fenestrelle. Verso le ultime case si svolta per Pian dell'Alpe (0,28), splendido pianoro prativo che si raggiunge lasciando a destra la deviazione per Usseaux (1,94) e dopo aver toccato la piazzetta di Balboutet (2,43). Giunti all'importante bivio per il colle delle Finestre (7,25), si gira a sinistra abbandonando l'asfalto. Un lungo traverso interrotto solamente da un paio di tornanti ci conduce, superata la deviazione per la Margheria dell'Assietta (15,60), all'omonimo colle (16,65 - m 2472) dove si lascia sulla destra la strada per il Gran Serin. In breve si arriva poco al di sotto della Testa dell'Assietta (17,95 - raggiungibile su sentiero in pochi minuti). Sulla cima (m 2567) trova posto una tavola d'orientamento ed il monumento, sormontato da un'aquila in bronzo, a ricordo della battaglia per la Guerra di Successione d'Austria del 19 luglio 1747. Poco distante e' la stele posta in occasione del 250° anniversario dell'evento che commemora gli sconfitti, in particolare l'eroica figura del luog. generale Armand Fouquet de Belle-Isle. Per spronare i propri soldati, non esito' a scendere da cavallo e a lanciarsi oltre le prime ridotte nemiche, riuscendo a piantare la bandiera francese al grido di "Le voila', dans la terre du Roy!". Ferito ad un braccio da una baionetta e quindi centrato da una palla di fucile, continuo' ad incitare i suoi finche' cadde esanime dopo essere stato colpito da una seconda scarica di moschetto. Affrontando finalmente la prima discesa, si sfiora il piccolo laghetto glaciale dell'Assietta sul quale si affaccia l'omonimo rifugio (18,86). Quando la Provincia nel 1964 acquisi' la strada militare, l'attuale edificio venne adibito a casa cantoniera. Il degrado dovuto allo scarso uso e agli atti di vandalismo e' stato in parte fermato negli anni 90 grazie al lavoro di alpini e volontari. Oggi, la Provincia, con un restauro radicale, ha creato un'importante struttura d'alta quota da utilizzare per iniziative turistico-ambientali. Poco oltre si incontra il bivio (19,19 - chiuso da sbarra) per la vicina Batteria del Mottas (m 2547), distante poche centinaia di metri. Se avete tempo potere dare un'occhiata alla linea pezzi che appare ai nostri occhi protetta da un terrapieno con, ai lati, le 2 riservette che avevano anche funzione di copertura per i tiri d'infilata. La modesta opera, realizzata nel 1893 e dotata di quattro cannoni del tipo 15 GRC/Ret e 2 da 9 AR/Ret (rimpiazzati in seguito con altrettanti da 87/B), venivava impiegata durante i mesi estivi. Sulla destra, alle spalle della linea pezzi, si trova l'apertura di accesso al deposito munizioni ed al locale di caricamento. Gli uomini in servizio (circa 40) alloggiavano presso i vicini baraccamenti del Faussimagna (visibili sui prati sottostanti, più avanti), accessibili con una strada che parte dal lago dell'Assietta. E proprio la costruzione che si affaccia sullo specchio d'acqua veniva utilizzata un tempo oltre che come infermeria anche come magazzino invernale per l'artiglieria. Poco dopo l'innesto della "strada dei cannoni" (20,01), si incontra la carrareccia per il monte Gran Costa (20,14) dove sono presenti i resti di due batterie ed alcuni baraccamenti. La visita richiede abbastanza tempo per cui meglio farla in un'altra occasione. Superato il col Lauson (21,04 - m 2497 - notare al di sotto della strada il lago omonimo) si arriva al col Blegier (24,24 - m 2381) presso il quale confluisce la strada (vietata al transito) che, attraverso il Parco Naturale Gran Bosco, consente di arrivare a Monfol oppure Salbertrand. Si affronta quindi l'impegnativa salita del Monte Genevris (25,96) dove sono ubicati i ruderi di 5 baraccamenti eretti nel 1889 dal III Alpini, di cui 3 a disposizione per la truppa, uno riservato agli ufficiali ed il rimanente adibito a magazzino. La vetta (m 2536 - dista 650 metri) e' raggiungibile con una carrareccia chiusa da sbarra (pressoche' pianeggiante eccezion fatta per gli ultimi metri) ed accoglie, oltre ad una tavola d'orientamento, il Faro degli Alpini. Come si legge dalla targa affissa, questo e' stato donato della Marina Militare Italiana e qui posizionato per volonta' del gruppo ANA di Sauze d'Oulx a ricordo di chi offri' la vita alla patria. Simbolicamente esso dovrebbe impedire agli escursionisti e sciatori di smarrire la via. Si riprende affrontando in discesa 4 tornanti che precedono il colle di Costa Piana (28,54 - m 2313). Presso gli ultimi due si trovano due postazioni del tipo 7000, rispettivamente la 211 e 212, equipaggiate un tempo con mitragliatrici. Ad un trivio (29,20) si trascurano le tracce laterali: quella che risale le pendici di Punta Moucrons e l'altra che scende verso un impianto di risalita. Segue il colle Bourget (31,29 - m 2299 - evitare, in prossimita' di questo, alcune piste che si staccano dal percorso principale) e, aggirato il Monte Triplez, il colle Basset (34,76). Lasciando alle spalle la carrozzabile che scende a Notre Dame des Broussailles e quindi a Sportinia, con un ultimo sforzo si risale la Costa Treceira sino alla evidente stazione della telecabina proveniente da Borgata Sestriere (35,38). Purtroppo la galleria che consentiva di attraversare il rilievo oggi non e' piu' agibile: le aperture su ambo i lati sono comunque ancora visibili. Poco distante e' l'evidente monte Fraiteve (m 2701) su cui si notano alcuni impianti per telecomunicazioni. Ci aspetta ora la discesa su Sestriere. Superato il ponte sul rio Croux, segnaliamo sulla parete rocciosa posta al di sotto del Monte Tre Seie le aperture della mai ultimata Sede del IV Corpo d'Armata. Si raggiunge una strada asfaltata (40,74) che seguita a sinistra termina sulla SR23 (41,18). Se avete fretta potete usarla per percorerre i circa 16 Km che ci separano dal punto d'inizio, piuttosto noiosi ma "digeribili" in meno di tre quarti d'ora grazie alla velocita' sostenuta. Consiglio invece di procedere sulla sterrata di fronte ed, al primo bivio prendere a sinistra (41,38), affrontando una discesa piuttosto ripida (prudenza). Giunti al torrente Chisonetto (42,07) lo si costeggia a sinistra sino alla frazione Borgata di Sestriere. Qui (43,37) si percorre un breve rettilineo asfaltato e, alla prima curva (43,90), ci portiamo nel parcheggio lungo la strada per imboccare la sterrata che corre a ridosso del torrente. Ad un bivio (44,20) si tiene la sinistra in salita e successivamente, ignorato il sentierino di fronte per Duc/Traverses/Chezal, si scende a destra ad un ponte e si affronta poi una breve ma ripida risalita. Si perviene quindi a Pattemouche dove percorriamo la via Monte Banchetta (46,94) tra le case. Si attraversa quindi la strada asfaltata della val Troncea (47,09), entrando in un parcheggio dove si individua l'accesso alla sterrata che corre lungo il torrente Chisone. Si continua lungo il corso d'acqua stando sempre su questo lato transitando per il campo da golf Pragelato. Giunti a Soucheres Hautes (50,52), si passa sopra il ponte per poi procedere sulla destra idrografica. Si affronta un facile guado (50,86) e, dopo aver attraversato un prato, il cammino si riduce a sentiero nelle immediate vicinanze del corso d'acqua . Seguendo i segnavia del sentiero 303 si supera Pragelato e poi si percorre la sterrata che, sfortunatamente in salita, porta al bivio per Pra d'Amont (52,21). Qui si torna a scendere superando poi Soucheres Basses e Fraisse. Dopo quest'ultimo si passa sull'altro lato (56,50) del torrente ed, utilizzando il percorso più diretto, si guadagna il parcheggio di partenza con un'ultima breve risalita (57,35).

altimetria

image2Pian dell'Alpe

image3inizio Strada dell'Assietta

image4Colle dell'Assietta

image4Testa dell'Assietta

image2Monte Gran Costa

image3Col Lauson

image4Lago Lauson

image4Colle Costa Piana

image2Colle Basset

image3discesa su Sestriere

image4sterrata lungo il Chisonetto

image4sentiero lungo il Chisone

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Ultimo aggiornamento: 31 luglio 2023