Lunghezza:
20,91 Km (solo andata)
Tempo percorrenza: 3 h 30' andata + 2 h ritorno
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE Carta dei
sentieri e dei rifugi 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio -
1:25.000 n. 103 Rocciamelone Uja di Ciamarella Le Levanne Alte Valli
di Lanzo n. 110 Lanzo Viu' Chialamberto Locana Cirie' Basse Valli di
Lanzo
Periodo consigliato: maggio - ottobre
Tipo: asfalto 3,52 km (17%) - sterrato 17,39 km (83%)
Dislivello: 730 metri (685 andata + 45
ritorno)
Difficolta': B.C.A.
Effettuato il: 1 aprile 2002 daTino Griva e Roberto
Savio; ottobre 2003 da Massimo Peverada
Località di partenza: Ceres - piazza Municipio
Accesso: da Torino con la SP1 sino a Ceres. Si entra
a destra nel paese raggiungendo dapprima la vicina piazza Europa e
poi, ancora a destra, quella dove si affacciano il Municipio e la
Chiesa, provvista di numerosi spazi adibiti a parcheggio.
Descrizione: itinerario
molto vario, che percorre per l’intera
lunghezza la Val Grande di Lanzo, toccando i comuni di Ceres,
Cantoira, Chialamberto e Groscavallo, fino a raggiungere il Santuario
della Madonna Nera di Forno Alpi Graie. Si e' cercato di evitare il
piu' possibile l'asfalto, utilizzando la Provinciale di fondovalle
unicamente quando non esistono altre alternative. Sono possibili
numerose varianti, che non modificano sostanzialmente la lunghezza e
la difficoltà della gita. Ci portiamo sulla piazza Europa
dove seguiamo le indicazioni per Cantoira percorrendo la via omonima
(0 km). Al termine di una ripida discesa, prima del ponte sulla Stura, si
imbocca sul lato opposto uno sterrato (0,74) chiuso alle auto da una sbarra
metallica. Lo si
percorre fino ad un gruppo di baite (1,41 - i Chios) dove diventa una
traccia poco marcata. Si attraversano i prati fino ad un altro gruppo di
baite con fontana (2,07 - le Grange), recentemente ristrutturate. Qui
la traccia ritorna ad
essere una carrareccia che si segue fino al comune di Cantoira, con
pendenze poco accentuate. Arrivati al ponte di localita'
"Centro" (3,22) lo si attraversa e quindi, costeggiando
sempre il torrente, si ignora quello successivo di localita' Case
Michiardi (4,11) per poi pervenire alla Centrale Idroelettrica (4,47).
Si affronta la ripida rampa in cemento che costeggia le condotte
forzate della centrale stessa e, al culmine della medesima (4,57),
dove inizia
l’asfalto, si svolta a sinistra passando sotto il canale. Subito
dopo un ponte si svolta a destra (4,69) transitando nuovamente sotto il canale
attraverso uno stretto cunicolo (4,73). Si
continua su una carrareccia che dopo aver attraversato una sterrata
piu' marcata (4,98) va a terminare in
un prato nei pressi della frazione Balme. Lo si attraversa su esili tracce di
sentiero raggiungendo un'evidente strada (5,43) che seguiamo sino ad un ponte
recentemente ricostruito (5,70). Attraversatolo, puntiamo verso il
piccolo agglomerato di case Colombo. Giunti alla rampa che le precede
(6,01), giriamo a destra e, transitando alle spalle della cappella
dedicata a S. Matteo e S. Giovanni (6,15), giungiamo a case Bergiot dove
svoltiamo a destra in discesa (6,29). La strada prosegue al limite del
bosco fino alla
frazione Gabbi di Chialamberto, dove ritroviamo per la prima volta
l’asfalto. Lasciamo sulla destra la deviazione che va ad
attraversare il fiume (7,38) e, al termine di una discesa, dove si
trovano un pilone ed una fontana (7,83), imbocchiamo a sx la sterrata che porta al
cimitero di Chialamberto (8,10). Al termine del medesimo, deviamo
sulla strada a fondo naturale (8,20) che passa a monte della frazione Inversi. Si raggiunge
la strada asfaltata (8,78) che porta alla partenza di una sciovia
(9,41) dove continuiamo a salire sino al termine
dell’asfalto (9,82). Si prosegue quindi sul bello sterrato utilizzato come pista di
sci da fondo invernale. Lasciata sulla sinistra la deviazione senza
indicazioni per Cuccetta (9,93) e due passerelle pedonali sulla Stura
(10,46 e 10,97), si attraversa un ponte recentemente ricostruito
(11,35) per poi incontrare il campo sportivo di frazione Bonzo (11,69).
Si continua diritto e, dopo un breve tratto di sentiero che attraversa i prati,
si prende a destra (12,07), lasciando alle spalle un ennesimo ponte.
Quando la strada curva (12,14), si imbocca la traccia sulla sinistra
che conduce al campo sportivo posto a valle dell’abitato di
Migliere (13,01). Lo costeggiamo a sinistra e, transitando davanti
alla porta, guadagnamo i prati soprastanti. Li attraversiamo stando
sul bordo sino ad incontrare una strada bianca (13,58) che risale
alla Provinciale. Poco prima di raggiungerla (13,64), si attraversa un
prato sulla sinistra e poi un ponticello. Si procede quindi
sull'erba ad intuito, lasciando le case della frazione Pialpetta alla
vostra destra. Si arriva ad incrociare una carrareccia utilizzata come pista di
fondo invernale con la quale scendiamo verso la Stura per poi raggiungere
il piazzale di partenza
della pista. Qui attraversiamo il ponte sulla sx (14,64) raggiungendo
un bivio (14,91) dove ci manteniamo sulla strada piu' a monte. Giunti
ad un ennesimo ponte (15,63) lo attraversiamo raggiungendo la
Provinciale (15,77) che percorriamo sino al cimitero di Groscavallo. Un centinaio di metri oltre
quest'ultimo (16,15), poco dopo un pilone, scendiamo la sponda
stradale intercettando una sterrata che corre parallela. Ad un bivio
teniamo la sinistra (16,27), quindi proseguiamo sempre diritto finche'
ad un certo punto (17,17) conviene risalire a destra nuovamente sulla
Provinciale (17,27) che seguiamo fino al ponte di Campo Pietra
(17,69). Qui ritroviamo una sterrata che corre parallela alla strada
asfaltata. Poco prima di arrivare all'abitato di Forno Alpi Graie
(19,15), andiamo a sinistra guadando il corso d'acqua che scende dal
vallone della Gura (19,34). Lo costeggiamo raggiungendo la sterrata
che si addentra nel vallone di Sea (19,83), che seguiamo a sinistra.
Ignorata una ripida rampa sulla destra (20,12) si perviene al ponte in legno con tettoia
(20,38) posto sul torrente che scende dal
Ghiacciaio di Sea. Superatolo ci si trova di fronte alla ripida salita
lastricata che porta al Santuario (20,91): la stessa è percorribile con
fatica anche in sella, ma è opportuno affrontarla con la bici per
mano, sia per rispetto al luogo, che per non urtare la suscettibilità
dei fedeli, sempre numerosi.
Il
ritorno può avvenire per la stessa via dell’andata oppure
utlizzando varianti parallele al
percorso fatto in salita.
Foto in alto: il Santuario di Forno
Mappe
Formato GIF complessiva prima
parte seconda/terza parte
Formato OCAD complessiva prima
parte seconda/terza parte
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