Mountain bike Piemonte - Val di Susa  
Via Verde Valsusa
Testo di M. Peverada. Introduzione di M. Gillo
Foto www.mtbcucuzzoli.it e M. Peverada
 

Il percorso

 

Dobbiamo innanzitutto complimentarci e ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo itinerario per mtb. Nel percorrerlo abbiamo apprezzato l'impegno degli ideatori che oltre ad una eccezionale conoscenza del territorio devono aver percorso decine di volte le varie possibilita' che offre questo tratto della val di Susa. Il tracciato accontenta tutti i gusti: si alternano sentierini, carrarecce, strade sterrate, qualche pezzo di strada asfaltata (solo se veramente necessario), discese veloci e tratti tecnici. Insomma, un tracciato assolutamente bellissimo che merita il massimo dei voti. Alla fine del giro sono oltre 50 Km per circa 1450 metri di dislivello. L'ambiente e' stupendo: si percorrono sentieri nei boschi, antiche strade (la via Gallo Romana), la zona archeologica di Susa. Non si tratta dunque solamente di sport ma anche di cultura e turismo escursionistico. Putroppo il percorso e' segnalato in modo molto "discreto": qualche indicazione in piu' sarebbe stata utile... anche se con l'aiuto della mappa del pieghevole informativo (la descrizione scritta e' invece insufficiente), le cartine IGC, il GPS  e anche un po' di intuito si riesce a portare a termine. Il nostro grazie va anche alle istituzioni che ne hanno sponsorizzato la realizzazione. Questo ringraziamento è pero' anche un rimprovero dato che una volta completato è caduto nell'oblio. Questo percorso è una perla per il turismo montano: siamo certi che di percorsi così ce ne sono pochi in Italia come in Francia. Un tracciato così meriterebbe di essere percorso da decine di appassionati tutte le settimane e invece nessuno lo conosce: le indicazioni andrebbero mantenute e curate, il pieghevole che descrive il tracciato divulgato. Insomma, come troppe volte succede si è fatto lo sforzo ma manca la convinzione e l'impegno di tutti per portarlo avanti e farlo decollare come meriterebbe. Ricordiamoci che il lavoro inizia finita la realizzazione!

ATTENZIONE! A causa del cantiere TAV una volta arrivati a Chiomonte ed aver attraversato la Dora non si riesce più a proseguire. Si può usare la SS24 per rientrare a Susa e riagganciare il percorso originale (segnalazione di P. Baricco - ottobre 2011).
Aggiornamento situazione TAV aprile 2013 (by Mauro): a
rrivati a Chiomonte si scende verso la Dora. Dopo aver attraversato il ponte ci si trova la strada a destra verso la centrale sbarrata dai militari. Abbiamo allora scelto di bypassare il cantiere TAV senza tornare indietro. Si sale su asfalto a sinistra 50 metri, poi si prende il sentiero a destra in salita con bici a spalla per 10 minuti, quindi si pedala quasi tutto fino ai vigneti di Giaglione dove riprende la vecchia traccia. Ottima variante molto panoramica.

Lunghezza: 50,32 Km
Tempo percorrenza: 8 ore
Difficolta':
O.C.A.
Località di partenza:
Bussoleno - piazza del mercato (fronte cimitero)
Accesso: --
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
Dislivello: circa 1435 metri
Tipo: asfalto 24,88 Km (49%) - sterrato 25,44 (51%)
Periodo consigliato: da aprile a ottobre
Effettuato il:
maggio 2006
Descrizione: visto il notevole sviluppo e dislivello, per i meno allenati o se si ha solo mezza giornata a disposizione, e' possibile suddividere il percorso in 2 parti con tappa intermedia Meana di Susa. L'anello e' ambientato sul versante destro orografico della media val di Susa sfruttando spesso sentieri gia' segnalati come quello dei Franchi o il Sentiero Balcone. L'altitudine massima raggiunta supera di poco i 1100 metri per cui risulta fruibile per gran parte dell'anno. Il percorso e' segnalato con cartelli bianchi che recano un ciclista stilizzato, la scritta "3V" ed una freccia indicante la direzione di marcia, tutti di colore verde su fondo bianco. A volte si incontra la sola freccia verde. Purtroppo non tutti i bivi sono segnalati per cui interpretate attentamente la mappa e la descrizione qui fornita. Dalla piazza del mercato di Bussoleno (P.za Cavalieri di Vittorio Veneto), ci portiamo sulla SS24 (0 Km) e la seguiamo in direzione Torino per circa 200 metri, quindi prendiamo a destra la strada Baroni (0,19). Lasciata subito sulla sinistra la str. Ravoiretta (0,27) si giunge presso un pilone (0,85) dove si continua diritto. La strada termina presso una casa, prima della quale (1,14) prendiamo lo sterrato sulla destra. Si giunge ad un trivio (1,24) dove continuiamo sul sentiero tutto a sinistra che corre tra muri in pietra attraverso le vigne della regione Arborea. Si raggiunge la strada asfaltata (1,94) che porta alle borgate Tignai/Meitre che andra' percorsa in discesa (dx) per poche decine di metri. Quindi si sfrutta una pista sul lato opposto (sx - 1,97) per collegarsi alla SP207 (2,02) con la quale saliamo alla frazione Fornelli (2,26 - Cappella dell'Addolorata), svoltando in seguito per Combe (dx - 2,41). Giunti alla chiesa della frazione (2,56), il percorso prosegue dietro la medesima, seguendo uno stretto vicolo. Superate tutte le abitazioni, nei pressi di un garage (2,73), si prende il sentiero a sinistra. Si lasciano un paio di sentieri che si staccano sulla destra (3,34 e 3,49), si tocca un pilone (3,95), si ignora un sentiero ripido sulla sinistra (4,14) sbucando su una carrozzabile sterrata che andra' intrapresa a sinistra (4,32). Successivamente si taglia fuori la borgata Vallone (5,12), quindi si lascia sulla destra Piccole Tanze (5,63), ritrovando la SP207 (5,98). Saliamo superando due tornanti ravvicinati ed un pilone e, nei pressi di una curva, deviamo su sterrato a destra (6,81). Raggiunta la frazione Aghetti (7,07) si segue l'asfalto a destra e, subito dopo, si prende a sinistra la via Bellando Superiore (7,10 - attenzione a non prendere quella che porta agli interni). Giunti alla via Bellando (7,36) andare a destra. Al bivio successivo a destra (7,67) quindi imboccare la mulattiera GTA (7,81 - sx). Giunti all'asfalto (8,11) andare a sinistra verso Menolzio. Attraversato il rio Corrente, lasciare sulla sinistra la via Pra La Grangia (8,42) quindi, anziche' attraversare la borgata, la aggiriamo sulla destra (8,45). Giunti presso un pilone (8,90) andare a sinistra e, poco dopo, a destra (8,94). Superato un pilone (9,99) si imbocca il sentiero a destra che, guadato un rio (10,21), porta ad Assiere. Oltre la borgata, prendere a sinistra la pista forestale del Pomero (10,93). Giunti ad una pista orizzontale andare a destra (11,35) pervenendo alla strada per il colle delle Finestre (12,79). Con questa si sale sino al quinto tornante (14,45), dove si devia su una pista sterrata a destra che scende piu' avanti piuttosto ripida. Dopo aver aggirato una baita diroccata, si incontra una deviazione dove si svolta a destra (16,26). Quindi si attraversa una strada asfaltata (16,39) procedendo lungo il sentiero sul lato opposto che risulta un po' invaso dalla vegetazione. Si giunge ad un pilone (16,56) dove andiamo a sinistra su strada che diventa presto sterrata e poi si riduce a sentiero. Seguire il cammino principale sino ad una strada asfaltata (17,82) che prenderemo a sinistra. Successivamente svoltiamo a destra per Arnodera (17,93), quindi anziche' aggirare la borgata conviene attraversarla (18,01 - sx). Si lascia in seguito sulla destra la strada Cantamerlo (18,50 - pilone) ed, al successivo incrocio, si prende a sinistra per Armona (18,86). Giunti nella borgata seguire a destra le indicazioni del Sentiero Balcone (19,36), quindi superata una chiesetta tenere la destra (19,45 - indicazioni percorso n. 37). Ad un quadrivio con pilone proseguire a destra (20,15), quindi superare Bastia e, presso una curva, scendere sul Sentiero Balcone a sinistra (20,68). Continuare nei pressi di Piessimonte Superiore su asfalto a lato del rio Gelassa. Quindi attraversarlo a sinistra (20,94) seguendo l'asfaltata per Campo Alardo. Terminato l'asfalto si affronta un tornante e quindi si lascia la "variante rossa" prendendo a destra (23,82) per C. Sogliera. Nei pressi di quest'ultima scendere a destra (24,39) e, piu' avanti, tenere ancora la destra (24,64). Subito dopo il tornante che segue imboccare il sentiero a sinistra (25,29) che riporta nuovamente sulla strada appena abbandonata (25,55). Poco dopo (25,64), prendere a sinistra la strada del Ban, quindi il Sentiero Balcone a destra (25,77 - prudenza per via della pendenza e del fondo accidentato) e, dopo aver superato una vasca dell'acquedotto, seguire la strada in discesa puntando verso la linea ferroviaria sottostante. Bisogna attraversarla (26,60 - sottopasso), e una volta dall'altra parte continuare diritto lungo la via Assietta (attenzione perche' e' a senso vietato). Quindi si attraversa la SS24 (26,71) e poi, quando si incontra una strada minore che taglia il cammino, si prende la via Giaglione che si trova sempre di fronte ma qualche metro spostata sulla destra (26,82). Si confluisce su una strada asfaltata (27,16) con la quale scendiamo ad attraversare la Dora Riparia. Dopo il ponte (27,51) procedere a destra (via dell'Avana') con una lunga diagonale. Dopo una curva, la strada si biforca (28,79): si tiene la destra (indicazioni Gorge) scendendo sotto i piloni del viadotto autostradale, quindi si ignora una diramazione sulla destra (29,27) risalendo alla borgata Clarea e agli omonimi mulini. Il cammino che rappresenta l'antica via Gallo Romana, transita nuovamente sotto l'autostrada, tocca la bacheca (30,02) dove si stacca il sentiero che conduce alla via ferrata e porta alle borgate S. Giovanni (31,42) e S. Lorenzo. Continuare sempre diritto sino ad un incrocio (32,17) dove si procede verso Susa per poi svoltare di li' a poco (32,23 - dx) per Il Castello. Superato quest'ultimo con una curva, il cammino diventa una carrareccia che ci fara' toccare Piera Tsarva (32,98) e poi con un breve tratto di sentiero non proprio facile raggiungeremo un'altra carrareccia (33,52) dove andando sempre a sinistra giungemo a S. Gregorio (33,86). Si attraversa la strada salendo di fronte, poi dopo tre tornanti si va a destra (34,36) ritornando nuovamente sulla strada che avevamo attraversato in precedenza (35,88). La seguiamo a sinistra e giunti alla SS25 (36,53) prendiamo la stradina che scende a destra. Si perviene ancora alla SS25 (37,07): qui scendiamo per poche decine di metri e quindi imbocchiamo sul lato opposto la via Montenero (37,12). Dopo aver oltrepassato la Dora, si attraversa a destra (37,48) la piazza Savoia, portandoci nella zona archeologica. Se avete tempo e' possibile ammirare tra gli altri, con qualche breve deviazione, l'anfiteatro romano, le due arcate dell'acquedotto risalente al IV secolo site nei pressi del Castello, l'arco di Augusto. Dopo essere transitati sotto la porta Savoia o del Paradiso, la strada curva a destra. Al termine della via (37,83), si prende a destra la via al Castello. Procedento sempre diritto si arriva alla chiesetta Madonna delle Grazie (38,15), opera barocca dell'architetto Carlo Andrea Rana e Sacrario dei Caduti per la Patria, dopo la quale teniamo la sinistra. Al successivo bivio tenere la destra (38,24), quindi giunti alla Statale (38,49 - altra chiesetta), portarsi a destra sulla strada (38,56) per il Frais e seguirla. Nei pressi di una curva prendere per S. Saturnino (38,76) passando alla sinistra della chiesa in stile romanico risalente al secolo XI, forse eretta sopra le rovine di un tempio pagano di origne romana, dedicato alle dee Matrone. Quindi percorrendo la via Ugo Rosa si giunge alla via Colle delle Finestre (39,15) che andra' seguita fedelmente a destra. Essa nei pressi delle ultime case, diventa sterrata. Al km 39,81 evitare la strada che passa sotto una tettoia (si ricongiunge in ogni caso piu' avanti col cammino da noi intrapreso), quindi, dopo un tratto di sentiero, si arriva ad una piu' agevole sterrata che andra' seguita sino alla via Pian Barale (40,66). Da qui a sinistra, quindi al successivo incrocio scendere a sinistra (41,00) ed imboccare di li' a poco una traccia che si stacca sulla destra (41,10). Procedere lungo il cammino principale e poi, giunti ad una asfaltata (41,85), seguirla a destra e poi prendere ancora a destra per Mattie (42,61). Superata la ferrovia, svoltare, dopo la quarta curva, a sinistra su carrareccia (44,72). Si raggiunge la linea ferroviaria, la si costeggia per poco, poi il sentiero la attraversa sfruttanto uno stretto tunnel (46,03). Bisogna poco piu' avanti evitare il sentiero che si stacca sulla destra (46,17) sotto i piloni del viadotto ferroviario. Si attraversa in seguito un canale (46,40), e poi lo si costeggia fedelmente a destra. Al km 46,62 lo si attraversa nuovamente per poi giungere alle prime case di Coldimosso. Seguire l'asfalto a destra (46,73), poi arrivati alla Statale (47,23), mantenersi sulla strada secondaria che corre parallela. Questa va presto a terminare (47,65), dopo aver toccato la centrale elettrica costruita a fine Ottocento, splendido esempio di gotico industriale: non resta ora che seguire la SS24 sino al cimitero di  Bussoleno (50,32).
Foto in alto: S. Saturnino (Susa)

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Ultimo aggiornamento: 25 aprile 2013