Dobbiamo
innanzitutto complimentarci e ringraziare tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questo itinerario per mtb. Nel
percorrerlo abbiamo apprezzato l'impegno degli ideatori che oltre ad
una eccezionale conoscenza del territorio devono aver percorso decine
di volte le varie possibilita' che offre questo tratto della val di
Susa. Il tracciato accontenta tutti i gusti: si alternano sentierini,
carrarecce, strade sterrate, qualche pezzo di strada asfaltata (solo
se veramente necessario), discese veloci e tratti tecnici. Insomma, un
tracciato assolutamente bellissimo che merita il massimo dei voti.
Alla fine del giro sono oltre 50 Km per circa 1450 metri di dislivello.
L'ambiente e' stupendo: si percorrono sentieri nei boschi, antiche
strade (la via Gallo Romana), la zona archeologica di Susa. Non si
tratta dunque solamente di sport ma anche di cultura e turismo
escursionistico. Putroppo il percorso e' segnalato in modo molto
"discreto": qualche indicazione in piu' sarebbe stata utile... anche
se con l'aiuto della mappa del pieghevole informativo (la descrizione
scritta e' invece insufficiente), le cartine IGC, il GPS e anche
un po' di intuito si riesce a portare a termine. Il nostro grazie va
anche alle istituzioni che ne hanno sponsorizzato la realizzazione.
Questo ringraziamento è pero' anche un rimprovero dato che una volta
completato è caduto nell'oblio.
Questo percorso è una perla per il turismo montano: siamo certi che di
percorsi così ce ne sono pochi in Italia come in Francia. Un tracciato così meriterebbe di essere
percorso da decine di appassionati tutte le settimane e invece nessuno
lo conosce: le indicazioni andrebbero mantenute e curate, il
pieghevole che descrive il tracciato divulgato. Insomma, come troppe
volte succede si è fatto lo sforzo ma manca la convinzione e l'impegno
di tutti per portarlo avanti e farlo decollare come meriterebbe.
Ricordiamoci che il lavoro inizia finita la realizzazione!
ATTENZIONE! A causa del
cantiere TAV una volta arrivati a Chiomonte ed aver attraversato la
Dora non si riesce più a proseguire. Si può usare la
SS24 per rientrare a Susa e riagganciare il percorso originale
(segnalazione di P. Baricco - ottobre 2011).
Aggiornamento situazione TAV aprile 2013 (by Mauro): arrivati
a Chiomonte si scende verso la Dora. Dopo aver attraversato il ponte
ci si trova la strada a destra verso la centrale sbarrata dai
militari. Abbiamo allora scelto di bypassare il cantiere TAV senza
tornare indietro. Si sale su asfalto a sinistra 50 metri, poi si
prende il sentiero a destra in salita con bici a spalla per 10
minuti, quindi si pedala quasi tutto fino ai vigneti di Giaglione
dove riprende la vecchia traccia. Ottima variante molto panoramica.
Lunghezza: 50,32
Km
Tempo percorrenza: 8 ore
Difficolta': O.C.A.
Località di partenza: Bussoleno - piazza del mercato (fronte
cimitero)
Accesso: --
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:50.000 n. 2
Valli di Lanzo e Moncenisio
Dislivello: circa 1435 metri
Tipo: asfalto 24,88 Km (49%) - sterrato 25,44
(51%)
Periodo consigliato: da aprile a ottobre
Effettuato il: maggio 2006
Descrizione: visto il notevole sviluppo e dislivello, per i
meno allenati o se si ha solo mezza giornata a disposizione,
e' possibile suddividere il percorso in 2 parti con tappa intermedia
Meana di Susa. L'anello e' ambientato sul versante destro orografico
della media val di Susa sfruttando spesso sentieri gia' segnalati come
quello dei Franchi o il Sentiero Balcone. L'altitudine massima
raggiunta supera di poco i 1100 metri per cui risulta fruibile per
gran parte dell'anno. Il percorso e' segnalato con cartelli bianchi
che recano un ciclista stilizzato, la scritta "3V" ed una freccia
indicante la direzione di marcia, tutti di colore verde su fondo
bianco. A volte si incontra la sola freccia verde. Purtroppo non tutti
i bivi sono segnalati per cui interpretate attentamente la mappa e la
descrizione qui fornita. Dalla piazza del mercato di Bussoleno (P.za
Cavalieri di Vittorio Veneto), ci portiamo sulla SS24 (0 Km) e la
seguiamo in direzione Torino per circa 200 metri, quindi prendiamo a
destra la strada Baroni (0,19). Lasciata subito sulla sinistra la str.
Ravoiretta (0,27) si giunge presso un pilone (0,85) dove si continua
diritto. La strada termina presso una casa, prima della quale (1,14)
prendiamo lo sterrato sulla destra. Si giunge ad un trivio (1,24) dove
continuiamo sul sentiero tutto a sinistra che corre tra muri in pietra
attraverso le vigne della regione Arborea. Si raggiunge la strada
asfaltata (1,94) che porta alle borgate Tignai/Meitre che andra'
percorsa in discesa (dx) per poche decine di metri. Quindi si sfrutta
una pista sul lato opposto (sx - 1,97) per collegarsi alla SP207
(2,02) con la quale saliamo alla frazione Fornelli (2,26 -
Cappella
dell'Addolorata), svoltando in seguito per Combe (dx - 2,41). Giunti
alla chiesa della frazione (2,56), il percorso prosegue dietro la
medesima, seguendo uno stretto vicolo. Superate tutte le abitazioni,
nei pressi di un garage (2,73), si prende il sentiero a sinistra. Si
lasciano un paio di sentieri che si staccano sulla destra (3,34 e
3,49), si tocca un pilone (3,95), si ignora un sentiero ripido sulla
sinistra (4,14) sbucando su una carrozzabile sterrata che andra'
intrapresa a sinistra (4,32). Successivamente si taglia fuori la
borgata Vallone (5,12), quindi si lascia sulla destra Piccole Tanze
(5,63), ritrovando la SP207 (5,98). Saliamo superando due tornanti
ravvicinati ed un pilone e, nei pressi di una curva, deviamo su
sterrato a destra (6,81). Raggiunta la frazione Aghetti (7,07) si
segue l'asfalto a destra e, subito dopo, si prende a sinistra la via
Bellando Superiore (7,10 - attenzione a non prendere quella che porta
agli interni). Giunti alla via Bellando (7,36) andare a destra. Al
bivio successivo a destra (7,67) quindi imboccare la mulattiera GTA
(7,81 - sx). Giunti all'asfalto (8,11) andare a sinistra verso
Menolzio. Attraversato il rio Corrente, lasciare sulla sinistra la via
Pra La Grangia (8,42) quindi, anziche' attraversare la borgata, la
aggiriamo sulla destra (8,45). Giunti presso un pilone (8,90) andare a
sinistra e, poco dopo, a destra (8,94). Superato un pilone (9,99) si
imbocca il sentiero a destra che, guadato un rio (10,21),
porta ad Assiere. Oltre la borgata, prendere a sinistra la
pista forestale del Pomero (10,93). Giunti ad una pista orizzontale
andare a destra (11,35) pervenendo alla strada per il colle delle
Finestre (12,79). Con questa si sale sino al quinto tornante
(14,45), dove si devia su una pista sterrata a destra che scende piu'
avanti piuttosto ripida. Dopo aver aggirato una baita diroccata, si
incontra una deviazione dove si svolta a destra (16,26). Quindi si
attraversa una strada asfaltata (16,39) procedendo lungo il sentiero
sul lato opposto che risulta un po' invaso dalla vegetazione. Si
giunge ad un pilone (16,56) dove andiamo a sinistra su strada che
diventa presto sterrata e poi si riduce a sentiero. Seguire il cammino
principale sino ad una strada asfaltata (17,82) che prenderemo a
sinistra. Successivamente svoltiamo a destra per Arnodera (17,93),
quindi anziche' aggirare la borgata conviene attraversarla (18,01 -
sx). Si lascia in seguito sulla destra la strada Cantamerlo (18,50 -
pilone) ed, al successivo incrocio, si prende a sinistra per Armona
(18,86). Giunti nella borgata seguire a destra le indicazioni del
Sentiero Balcone (19,36), quindi superata una
chiesetta tenere la
destra (19,45 - indicazioni percorso n. 37). Ad un quadrivio con
pilone proseguire a destra (20,15), quindi superare Bastia e, presso
una curva, scendere sul Sentiero Balcone a sinistra (20,68).
Continuare nei pressi di Piessimonte Superiore su asfalto a lato del
rio Gelassa. Quindi attraversarlo a sinistra (20,94) seguendo
l'asfaltata per Campo Alardo. Terminato l'asfalto si affronta un
tornante e quindi si lascia la "variante rossa" prendendo a destra
(23,82) per C. Sogliera. Nei pressi di quest'ultima scendere a destra
(24,39) e, piu' avanti, tenere ancora la destra (24,64). Subito dopo
il tornante che segue imboccare il sentiero a sinistra (25,29) che
riporta nuovamente sulla strada appena abbandonata (25,55). Poco dopo
(25,64), prendere a sinistra la strada del Ban, quindi il Sentiero
Balcone a destra (25,77 - prudenza per via della pendenza e del fondo
accidentato) e, dopo aver superato una vasca dell'acquedotto, seguire
la strada in discesa puntando verso la linea ferroviaria sottostante.
Bisogna attraversarla (26,60 - sottopasso), e una volta dall'altra
parte continuare diritto lungo la via Assietta (attenzione perche' e'
a senso vietato). Quindi si attraversa la SS24 (26,71) e poi, quando
si incontra una strada minore che taglia il cammino, si prende la via
Giaglione che si trova sempre di fronte ma qualche metro spostata
sulla destra (26,82). Si confluisce su una strada asfaltata (27,16)
con la quale scendiamo ad attraversare la Dora Riparia. Dopo il ponte
(27,51) procedere a destra (via dell'Avana') con una lunga diagonale.
Dopo una curva, la strada si biforca (28,79): si tiene la destra
(indicazioni Gorge) scendendo sotto i piloni del viadotto
autostradale, quindi si ignora una diramazione sulla destra (29,27)
risalendo alla borgata Clarea e agli omonimi mulini. Il cammino che
rappresenta l'antica via Gallo Romana, transita nuovamente sotto
l'autostrada, tocca la bacheca (30,02) dove si stacca il sentiero che
conduce alla via ferrata e porta alle borgate S. Giovanni (31,42) e S.
Lorenzo. Continuare sempre diritto sino ad un incrocio (32,17) dove si
procede verso Susa per poi svoltare di li' a poco (32,23 - dx) per Il
Castello. Superato quest'ultimo con una curva, il cammino diventa una
carrareccia che ci fara' toccare Piera Tsarva (32,98) e poi con un
breve tratto di sentiero non proprio facile raggiungeremo un'altra
carrareccia (33,52) dove andando sempre a sinistra giungemo a S.
Gregorio (33,86). Si attraversa la strada salendo di fronte, poi dopo
tre tornanti si va a destra (34,36) ritornando nuovamente sulla strada
che avevamo attraversato in precedenza (35,88). La seguiamo a sinistra
e giunti alla SS25 (36,53) prendiamo la stradina che scende a destra.
Si perviene ancora alla SS25 (37,07): qui scendiamo per poche decine
di metri e quindi imbocchiamo sul lato opposto la via Montenero
(37,12). Dopo aver oltrepassato la Dora, si attraversa a destra
(37,48) la piazza Savoia, portandoci nella zona archeologica. Se avete
tempo e' possibile ammirare tra gli altri, con qualche breve
deviazione, l'anfiteatro romano, le due arcate dell'acquedotto
risalente al IV secolo site nei pressi del Castello, l'arco di Augusto.
Dopo essere transitati sotto la porta Savoia o del Paradiso, la strada
curva a destra. Al termine della via (37,83), si prende a destra
la via al Castello. Procedento sempre diritto si arriva alla chiesetta
Madonna delle Grazie
(38,15), opera barocca dell'architetto Carlo Andrea Rana e Sacrario
dei Caduti per la Patria, dopo la quale teniamo la sinistra. Al
successivo bivio tenere la destra (38,24), quindi giunti alla Statale
(38,49 - altra chiesetta), portarsi a destra sulla strada (38,56) per
il Frais e seguirla. Nei pressi di una curva prendere per S. Saturnino
(38,76) passando alla sinistra della chiesa in stile romanico
risalente al secolo XI, forse eretta sopra le rovine di un tempio
pagano di origne romana, dedicato alle dee Matrone. Quindi percorrendo
la via Ugo Rosa si giunge alla via Colle delle Finestre (39,15) che
andra' seguita fedelmente a destra. Essa nei pressi delle ultime case,
diventa sterrata. Al km 39,81 evitare la strada che passa sotto una
tettoia (si ricongiunge in ogni caso piu' avanti col cammino da noi
intrapreso), quindi, dopo un tratto di sentiero, si arriva ad una piu'
agevole sterrata che andra' seguita sino alla via Pian Barale (40,66).
Da qui a sinistra, quindi al successivo incrocio scendere a sinistra
(41,00) ed imboccare di li' a poco una traccia che si stacca sulla
destra (41,10). Procedere lungo il cammino principale e poi, giunti ad
una asfaltata (41,85), seguirla a destra e poi prendere ancora a
destra per Mattie (42,61). Superata la ferrovia, svoltare, dopo la quarta curva, a sinistra su carrareccia
(44,72). Si raggiunge la linea ferroviaria, la si costeggia per poco,
poi il sentiero la attraversa sfruttanto uno stretto tunnel (46,03).
Bisogna poco piu' avanti evitare il sentiero che si stacca sulla destra (46,17)
sotto i piloni del viadotto ferroviario. Si attraversa in seguito un
canale (46,40), e poi lo si costeggia fedelmente a destra. Al km 46,62
lo si attraversa nuovamente per poi giungere alle prime case di
Coldimosso. Seguire l'asfalto a destra (46,73), poi arrivati alla
Statale (47,23), mantenersi sulla strada secondaria che corre
parallela. Questa va presto a terminare (47,65), dopo aver toccato la
centrale elettrica costruita a fine Ottocento, splendido esempio di
gotico industriale: non resta ora che seguire la SS24 sino al cimitero
di Bussoleno (50,32).
Foto in alto: S. Saturnino (Susa)
Mappa:
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